Pavoletti decide la rimonta del Cagliari, partita epica alla Unipol Domus

Sotto 3-0, il Casteddu segna quattro reti in venticinque minuti

Pavoletti Cagliari
Il destro in salto di Leonardo Pavoletti (foto di Cagliari Calcio)

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Il vecchio leone ruggisce due volte, anzi tre. Doppietta personale e gol del Frosinone sventato con una zampata all’ultimo secondo. La copertina dell’anticipo domenicale se la prende Leonardo Pavoletti che trascina il Cagliari alla prima vittoria stagionale: la rimonta dei sardi è epica, da 0-3 a 4-3, perché avviene addirittura nella seconda metà del secondo tempo.

Il Frosinone scappa sul triplo vantaggio con la doppietta di Soulé (calciatore di qualità assoluta) e il gol di Brescianini, ma il Casteddu si sveglia al 72′ con la rete del subentrato Oristanio e poi Makoumbou quattro minuti dopo – entrambi al primo gol in Serie A – infine la doppietta di Pavoletti nei sette minuti di recupero. La vittoria della squadra di mister Ranieri è meritata perché nel primo tempo ha colpito due legni con Mancosu (rigore e azione) e, prima della rimonta, si è vista salvare un gol sulla linea da parte di Monterisi.

Pavoletti si dimostra la bestia nera di Eusebio Di Francesco, già rimontato di quattro gol dal Milan mentre era alla guida del Lecce. Nel novembre del 2015 decise Genoa-Sassuolo al Ferraris, altra partita dal finale epico: la squadra emiliana era allora guidata dall’attuale allenatore del club ciociaro. Con questa vittoria in rimonta, il Cagliari sale a 6 punti in classifica e stacca la Salernitana, battuta venerdì sera dal Genoa, all’ultimo posto in graduatoria. Da segnalare, l’infortunio muscolare capitato a Nandez nel primo tempo. Il Casteddu, prossimo avversario del Grifo alla Domus, è tutt’altro che una squadra spacciata.

Così Leonardo Pavoletti, intervistato da Dazn: «Bellissima vittoria perché voluta e sudata. Non segnavo una doppietta forse da vent’anni (ride, ndr). Il cuore del Cagliari sta tornando, con i giusti dettagli e le scelte del mister anche a gara in corso, abbiamo capito a cosa ci dobbiamo aggrappare, ossia al gruppo e al nostro cuore che è stato protagonista nello scorso anno in B: da oggi in poi, sarà un altro Cagliari. Ora ci dobbiamo concentrare sulle partite contro avversarie alla nostra portata. I tifosi sardi si aspettavano di più ma abbiamo sempre lavorato bene ed eravamo consci che prima o poi la vittoria sarebbe arrivata. A Cagliari è come casa mia, non ci faccio più caso all’affetto che ricevo quotidianamente: io provo a rendergli felice la domenica sera».

A mister Ranieri viene ricordato il 4-3 subito, però, quella volta al Ferraris contro il Genoa: «Dopo quel risultato a Genova mi dimisi, da primo tifoso romanista capii che non era più il caso di restare. Questo Cagliari ha dei ragazzi d’oro ma devono crescere in personalità, a volta la palla gli scotta ancora» commenta mister Ranieri.

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