L’analisi di Pandev è la più lucida svolta in stagione da un tesserato del Genoa. «Siamo in difficoltà e la colpa è solo di noi calciatori. Credo ancora nella salvezza anche se uno spogliatoio con tanti giovani può avere paura in simili momenti» ha ammesso il fuoriclasse macedone che a fine stagione vuole ritirarsi con un doppio regalo, salvezza e qualificazione all’Europeo. Poche parole ma precise, come se le avesse assestate il martelletto di un artigiano cesellatore. Pandev indica la via al Grifone: «Se non iniziamo a fare punti da domenica contro la Roma si mette male…». Soprattutto a livello ambientale, con una contestazione che inizia a crescere come la marea.
Il contesto operativo non è dei più morbidi per una squadra che deve intraprendere un girone di ritorno opposto – per rendimento e occasioni da cogliere – a quello d’andata. «Mister Nicola ci sta trasmettendo carica e positività: speriamo di risolvere questa situazione che il club e i genoani non meritano» ha aggiunto Pandev con evidente spirito d’appartenenza verso colori che dopo cinque anni sente suoi. Nessuna richiesta d’aiuto alla tifoseria, nessuna sviolinata fuoriluogo ma tanta pragmaticità e piena cognizione del momento delicato: i calciatori, “Gochi” in primis, sanno dove voltarsi in caso di bisogno e trovare l’appoggio del popolo rossoblù.
Il Genoa è costretto a dare una svolta alla propria stagione iniziando a non perdere più punti in casa: il Ferraris è stato violato addirittura cinque volte in sei mesi, con tre sconfitte di fila tra novembre e dicembre. La salvezza passa da Marassi e la prima tacca sul calendario è rappresentata dalla Roma di Fonseca che al di là del degli infortuni e del quarto posto ex aequo con l’Atalanta non ha ancora trovato un quadro tattico definitivo. La sfida è aperta a ogni risultato se il Genoa giocherà da Grifo.
