Nel 2020/21, il valore del calciomercato scenderà del 40%

Lo rivela un report di Ernst & Young sull'impatto del Covid-19 sui trasferimenti dei calciatori: anche quelli della stagione 2020/21 saranno influenzati dalla pandemia in termini di investimenti e di numero di operazioni


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I problemi provocati a livello economico dal Covid-19  si faranno sentire anche nel corso della prossima stagione. Questo s’evince da rapporto stilato da Ernst & Young, secondo cui le squadre dovranno fare i conti con 400 milioni di mancate entrate che, in prima battuta, porteranno a una prepotente inversione di tendenza in fase di calciomercato. Nel dettaglio, EY stima che il prezzo medio dei trasferimenti scenderà del 23%. Il valore delle operazioni si stima in 830 milioni (1400 milioni nel 2019/20, -40,7%), il numero di trasferimenti in 291 (lo scorso anno erano 355).

La premessa è la seguente: dal 2015/16 al 2019/20, il monte complessivo di denaro mosso dai principali 5 campionati europei ha visto 5 miliardi di euro in acquisti e soli 3,8 di cessioni: il che vuol dire, semplificando, che l’autofinanziamento in fase di player trading non è sostenibile. Con lo scoppio della pandemia da nuovo coronavirus, le squadre di Serie A subiranno una riduzione di 400 milioni circa, imputabile ad ammanchi alle voci ticketing e sponsor. Contestualmente, diminuiranno le fonti accessorie a finanziamento del calciomercato.

 

Uno sguardo critico a questo panorama è arrivato dall’EY Med Markets and Accounts Leader, Stefania Radoccia: «Anche il calciomercato della stagione 2020/21 sarà impattato dal Covid-19 in termini di investimenti e di numero di operazioni. Dalle analisi di EY sulle attività di player trading dei club di Serie A emerge che, in condizioni normali, i club non sono in grado di autofinanziare i propri acquisti attraverso le cessioni, e per tale motivo hanno fatto costantemente ricorso a fonti di finanziamento accessorie – quali surplus gestione operativa, ricorso a debiti, versamenti soci – per finanziare il calciomercato. L’attuale crisi economica, oltre ad avere impatti sull’operatività del business delle squadre, limiterà ulteriormente queste fonti di finanziamento – passeranno da circa 350m€ delle ultime due stagioni a circa 100m€ – comportando inevitabilmente una diminuzione degli investimenti rispetto all’anno precedente, che si stima sarà di circa il 40% (850m€ vs. 1400m€). Ciò sarà il frutto di un effetto combinato di una riduzione dei prezzi (-25% per le operazioni onerose, senza ipotesi di scambi) e del numero di trasferimenti (-20% complessivamente)».

Nel dettaglio – In Serie A, si prevede la sola movimentazione del parco calciatori per un numero pari a 70 operazioni, ritenute “essenziali” da un punto di vista tecnico: il numero delle operazioni scenderà dunque del 18% (290 operazioni contro le precedenti 350) con un budget stimato in 380 milioni circa.

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