MANDRAGORA: “L’Europa è un sogno. Dipende da noi trasformarlo in realtà “

“Giocare già in A, coi grandi, è una sensazione inaspettata. La vivo con serenità. consapevole che sono ai primi passi, sto dando il massimo per crescere e imparare”. Intervistato da Tuttomercatoweb.com il centrocampista del Genoa Rolando Mandragora, classe 1997, racconta la sua esperienza in maglia rossoblù. Esperienza che lo ha visto esordire in serie A […]


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“Giocare già in A, coi grandi, è una sensazione inaspettata. La vivo con serenità. consapevole che sono ai primi passi, sto dando il massimo per crescere e imparare”. Intervistato da Tuttomercatoweb.com il centrocampista del Genoa Rolando Mandragora, classe 1997, racconta la sua esperienza in maglia rossoblù. Esperienza che lo ha visto esordire in serie A contro la Juventus lo scorso ottobre: è uno dei migliori giovani d’Italia ma tiene i piedi ben saldi per terra. “Ascolto il mister, guardo i compagni e li studio – afferma il giocatore – osservo gli avversari. Insieme al mio amico portiere Sommariva sono il più giovane del gruppo. Potermi allenare tutti i giorni con chi ha più esperienza, e mi aiuta, è fondamentale per acquisire sicurezza”. Ecco tutta l’intervista con le domande di Tmw.

Chi sono i tuoi modelli e quale è stata, sinora, l’emozione più bella vissuta?

 “In cima alla classifica metto l’esordio da titolare nella gara con la Juventus, l’unica persa dai bianconeri in campionato. E quando vesto l’azzurro nelle nazionali giovanili. Giocare nel club più antico in Italia e in una piazza così regala stimoli, a Genova sto bene. Ammiro Thiago Motta per la classe, i tempi di gioco, l’abilità in fase di impostazione e interdizione. E in squadra ho parecchi esempi da seguire, visto che ci sono centrocampisti con caratteristiche diverse, valorizzate dall’organizzazione di gioco”.

Di Biagio ti considera tra i papabili per l’Under 21 del futuro. Punti anche all’Europeo?

 “Fa piacere se è vero essere tenuti in considerazione, per me è ancora presto e sono concentrato sugli impegni con l’Under 19. A breve prenderà il via la Fase Elite dell’Europeo e ci teniamo a regalare alla Figc, a mister Pane, a tutti, le soddisfazioni che ripaghino del tempo speso e del lavoro compiuto. Nel girone di qualificazione siamo andati alla grande, arrivando primi e vincendole tutte. Credo che sia meglio salire un gradino alla volta. Devo dimostrare ogni giorno di meritare l’interesse dei tecnici federali.

La stagione del Genoa: realisticamente, l’obiettivo Europa è possibile?

 “Non sono la persona indicata a dare giudizi. Credo che all’inizio l’obiettivo fosse raggiungere la salvezza e ci siamo quasi. Stiamo attraversando un buon periodo, giochiamo un calcio propositivo, il Genoa è una squadra che diverte. Restare nella parte sinistra è un traguardo. Forse ci sono squadre più attrezzate della nostra, non tutte però hanno la stessa capacità di sviluppare gioco. L’Europa è un sogno. Dipende da noi trasformarlo in qualcosa di concreto”.

Meglio in Europa o davanti alla Samp?

 “La rivalità calcistica a Genova è molto sentita, è derby tutto l’anno e i tifosi ci tengono a stare davanti. Non ho dubbi e, se devo scegliere, dico Europa. Per me, che sono cresciuto nel settore giovanile e sono alla prima esperienza in prima squadra, sarebbe qualcosa di stupendo”.

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