Ma quando si giocheranno Udinese-Salernitana e Salernitana-Venezia?

Il campionato terminerà il 22 maggio: se non si giocano al più presto, si rischia di falsare la lotta per la salvezza: ma c'è il problema dei tempi di presentazione dei ricorsi al Coni. Il Genoa deve farsi sentire in Lega

Marco Liguori

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Ma quando si giocheranno Udinese-Salernitana e Salernitana-Venezia? Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, campionato terminerà il 22 maggio, ossia tra meno di due mesi: se non si giocano al più presto, si rischia di falsare la lotta per la salvezza. Walter Mazzarri, tecnico del Cagliari (diretto interessato a quota 25 in classifica a -3 dalla zona pericolosa), lo ha evidenziato oggi a Sky Sport. Il motivo dell’attendismo della Lega Serie A è presto detto: la raffica di ricorsi al Collegio di Garanzia del Coni per le gare di gennaio sospese a causa dei numerosi casi di Covid. Nel caso della lotta per la retrocessione c’è quello presentato ieri dall’Udinese per avere il 3-0 a favore contro la Salernitana. Non solo: ci potrebbe essere anche quello del Venezia per avere la vittoria a tavolino contro i granata campani. Intendiamoci: i club hanno pieno diritto di ricorrere all’ultimo grado della giustizia sportiva e dunque aspettano fino all’ultimo giorno per presentarlo. Dov’è dunque il problema? Sta nel fatto che le società hanno ben 30 giorni per proporre il ricorso. A ciò bisogna sommare i tempi tecnici necessari al Coni per inserire in calendario le udienze e ai giudici per leggere le memorie difensive delle parti. Se tutto va bene, sono altri 10-15 giorni: sommati ai 30 giorni precedenti il totale sale a 45 giorni, che a campionato in corso sono un’enormità. A questo punto, per Udinese-Salernitana si ipotizza una data del recupero tra fine aprile e inizio maggio. Inoltre, il Venezia, che si è visto respingere in appello il suo ricorso dalla Corte Sportiva d’Appello il 10 marzo, potrebbe presentarlo al Coni entro l’11 aprile: in questo caso, la partita con la Salernitana potrebbe essere disputata a metà maggio, quasi al termine del campionato. Una vera assurdità: i tempi per i ricorsi dovrebbero essere accorciati a 10 giorni per sveltire il tutto.

E’ una vera ingiustizia che si ripercuote su tutti i club coinvolti nella lotta per non retrocedere. Il Genoa è ovviamente uno dei diretti interessati: in base ai criteri di sportività, il club rossoblù ha il diritto di avere un quadro ben chiaro della situazione. Una cosa è sapere che il Venezia ha vinto a tavolino con la Salernitana (che a sua volta si vede infliggere anche lo 0-3 dal Coni per la gara con l’Udinese) e ha tre punti in più dei rossoblù, raggiungendo il Cagliari: altra situazione è invece sapere che la Salernitana ha vinto i due recuperi ed ha agganciato a quota 22 Genoa e Venezia, oppure vince con i lagunari e pareggia con l’Udinese e si assesta a quota 20. Terza ipotesi: i campani pareggiano i due incontri e i veneziani hanno un solo punto in più del Grifone. Ma su tutto pendono i tempi “biblici” per la presentazione dei ricorsi. Immagino che il presidente Zangrillo, grande esperto di diplomazia e politica sportiva oltre che di medicina, lo abbia fatto presente nelle sedi competenti: se non l’ha fatto, lo farà sicuramente. C’è in ballo il futuro del nuovo Genoa che sta portando avanti una rivoluzione nel modo di gestire il club e di giocare in campo. Passo e chiudo!

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