Ma il Var dovrebbe pur servire a qualcosa

L'episodio della mancata concessione del calcio di rigore al Genoa per il fallo su Zappacosta si presta a una possibile soluzione per il futuro: il Var a chiamata

Il fallo di Eysseric su Zappacosta (Tweet Maurizio Pistocchi)

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Il Genoa, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ha trovato oggi un punto nell’uovo di Pasqua. Ma la partita con la Fiorentina si presta ad alcune osservazioni.

La prima riguarda la decisione dell’arbitro Maresca di non concedere il calcio di rigore per il fallo di Eysseric su Zappacosta: o meglio, il Var Banti non ha raccomandato la “revisione” dell’azione al direttore di gara (come spiega il Protocollo Var inserito nel Regolamento del Giuoco del calcio edizione 2020).

Il documento spiega che «Un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a:

a. rete segnata / non segnata

b. calcio di rigore / non calcio di rigore

c. espulsione diretta (non seconda ammonizione)

d. scambio d’identità (quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato)»

Il caso che riguarda Genoa-Fiorentina è il secondo. Il protocollo spiega ancora che «la decisione iniziale assunta dall’arbitro non sarà modificata a meno che la revisione video non mostri palesemente che la decisione era un “chiaro ed evidente errore”». Il fermo immagine in apertura mostra chiaramente che Zappacosta tocca il pallone, mentre Eysseric gli piomba addosso: un fallo ben evidente. E in situazione come questa, il Var dovrebbe pur servire a qualcosa: non si capisce perché non sia stata inviata la segnalazione a Maresca che, come da protocollo, avrebbe preso la decisione finale. C’è una possibile soluzione per ovviare a ulteriori errori: come avviene nel basket, sarebbe opportuno concedere agli allenatori delle due squadre per una volta in ciascun tempo di gara la possibilità di rivedere un’azione caratterizzata da «“chiaro ed evidente errore”». In attesa che chi di dovere recepisca ciò, al Genoa manca una massima punizione.

Detto ciò, va sottolineato che la mancata concessione del penalty non deve nascondere i problemi evidenziati dal Genoa. I rossoblù oggi hanno rovesciato la gara di Parma: primo tempo discreto e accettabile, ripresa insufficiente contro la Fiorentina in inferiorità numerica per la giusta espulsione di Ribery. Ballardini ha provato con i cambi a mutare la situazione, ma non c’è stato nulla da fare. Si può sperare che i problemi siano scaturiti soltanto dal logorio per gli impegni con le nazionali di diversi giocatori: altrimenti, sarebbero dolori veri.

Domenica alle 15 c’è la sfida fuori casa alla Juventus: sarà il primo incontro del mini ciclo terribile contro squadre di alta classifica (l’altro è a San Siro col Milan), sperando di pescare un jolly che porti qualche punto in almeno uno. Poi le gare cruciali per la salvezza contro Benevento e Spezia: ma ne parleremo più avanti. Passo e chiudo! E buona Pasqua a tutti!

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