L’espulsione di Ostigard ha reso il Genoa ancor più compatto e granitico

Sembra paradossale, ma l'ingiusto provvedimento dell'arbitro Mariani ha avuto questo effetto

Marco Liguori

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«L’invincibilità sta nella difesa. La vulnerabilità sta nell’attacco. Se ti difendi sei più forte. Se attacchi sei più debole». Con tutta probabilità, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la filosofia di gioco di Herr Blessin è molto vicina a quanto espresso in questo aforisma di Sun Tzu. E’ alla base del Gegenpressing: la squadra avversaria viene fiaccata dalla pressione asfissiante del Genoa e non riesce più a organizzarsi. Paradossalmente, ciò si è mostrato dopo l’ingiusta e inconcepibile espulsione di Ostigard decretata dall’arbitro Mariani. Il Grifone era in vantaggio con il tap-in vincente di Portanova e ridotto in 10 uomini ha bloccato in modo scientifico e sistematico tutti gli spazi al Torino. La “diga mobile” del tecnico tedesco ha funzionato alla perfezione, frustrando anche i tentativi di Juric di cambiare le sorti della gara con i cambi. Con questa impostazione difensiva granitica, i rossoblù non hanno sofferto molto: anzi, sono andati vicinissimi al raddoppio con il gran tiro di Badelj nel finale. Alla fine è arrivato il giusto e meritato premio per i rossoblù: la prima vittoria casalinga in campionato. Ci vorrebbe una pronta replica a Verona, dove Blessin dovrebbe recuperare altri infortunati molto importanti per la causa della salvezza: Ekuban, Vanheusden, Cambiaso e Criscito.
Due righe sulla direzione di Mariani: il voto 3, non soltanto per l’espulsione immotivata di Ostigard, ma anche per il metro ondivago di giudizio mostrato lungo tutto l’arco della gara. Se l’arbitro ha espulso dopo soli 23 minuti un difensore con doppia ammonizione, avrebbe dovuto usare la stessa severità in altre situazioni non sanzionate dall’arbitro. Ne espongo tre come esempi, accadute tutte nel primo tempo:
1) Azione d’attacco del Torino. Belotti punta dritto su Sirigu colpendolo, fortunatamente, soltanto alla spalla: ma era una chiara carica sul portiere
2) Fallo da dietro su Frendrup davanti alla panchina genoana
3) Altro intervento da tergo sulle gambe di Sturaro a centrocampo.
Il presidente Zangrillo ha risposto diplomaticamente sull’arbitraggio: ha fatto bene, il dopo partita non è la sede adatta per protestare contro l’ennesimo torto, occorre evidenziarlo nelle appropriate sedi istituzionali. Sperando che prima o poi cambi la normativa sul Var: l’intervento di Ostigard (oggi non rivedibile con la tecnologia) andava rivisto. Passo e chiudo!

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