GRIFO D’ATTACCO – Blessin ha rigenerato il Genoa, tocco alla Scoglio

Il tecnico tedesco idolo della folla come il Professore

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa di Blessin torna alla vittoria dopo ventisei partite: il gol di Portanova stende il Torino di Juric. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 257ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Trent’anni dopo Anfield Road, il Genoa conquista tre punti speranza: il 18 marzo porta bene. «Molte volte il dolore tesse la tela al preludio di un sorriso. I rossoblù sono passati attraverso la sofferenza patita in una stagione complicata che pare aver trovato un nuovo corso grazie a mister Blessin che ha rigenerato squadra e ambiente: c’è forte unità, in campo e nello spogliatoio; nel finale di stagione giocare contro il Genoa sarà fastidioso per qualsiasi avversario. Avevamo già anticipato l’importanza capitale di Manolo Portanova nel gioco del Grifo e in chiave azzurra: siamo stati ricompensati dal suo primo pesantissimo gol messo a segno in Serie A».

Settanta minuti con l’uomo in meno, eppure la migliore occasione l’ha avuta Badelj. «Ostigard deve moderare l’esuberanza negli interventi per diventare un difensore eccellente: ha falciato Pobega quando bastava accompagnarlo sul fondo, poi Izzo ha compiuto una squallida sceneggiata priva di rispetto per la sua ex squadra e per l’arbitro Mariani che è caduto nel raggiro della simulazione. Occorre rivedere il regolamento del Var perché la tecnologia spenta non aiuta l’evoluzione del calcio. In ogni caso, il Torino di Juric non ha regalato niente ma il Genoa gli è stato superiore nonostante l’inferiorità numerica: Maksimovic ha nascosto il Gallo Belotti, Frendrup perfetto su Vojvoda e Sturaro è il leader caratteriale».

Blessin è il totem attorno al quale il Grifone si rispecchia. «Il tecnico svevo interpreta un calcio moderno fondato su una squadra corta che aggredisce in maniera pulita gli spazi e la palla con molti uomini e sviluppa rapidamente l’azione in verticale: sono i principi base del famoso Gegenpressing che, con Ralf Rangnick, ha determinato la rinascita del “fussball” di Germania. Duole constatare che taluni l’abbiano erroneamente confuso per il catenaccio degli Anni Duemila. Blessin lavora duramente durante la settimana, conosce il calcio e, di più, possiede quel tocco taumaturgico sulla folla che nella lunga storia del Genoa ha avuto solo il Professore Scoglio».

L’ottavo risultato utile consecutivo è anche dipeso dalla solidità della nuova dirigenza, presente e competente? «Noto che il carro si sta riempiendo. Fin da subito abbiamo dato fiducia all’azione di una multinazionale in espansione che in sei mesi acquista tre club nel mondo, Genoa, Vasco da Gama e Standard Liegi, aventi caratteristiche similari: storia e tradizione, difficoltà tecnica e finanziaria, fasti delle vittorie lontane e tifoseria caldissima. 777 Partners ha gettato le basi per un ecosistema calcistico internazionale che darà risultati nel medio periodo. Siamo critici, lo impone il nostro mestiere, ma non cadiamo nel solito pessimismo: lasciamo lavorare in serenità la proprietà, Spors e Blessin».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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