Lecce-Genoa, in campo le peggiori difese della Serie A

Ventisette contro ventotto gol subiti: in media due a partita

Criscito Pinamonti Genoa
(foto di Genoa CFC Tanopress)

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Si affronteranno le due peggiori difese della Serie A. Ventisette contro ventotto gol subiti. Due a partita. Lecce e Genoa sono due squadre diverse ma, in fondo, uguali. Differiscono, in primo luogo, per provenienza: i salentini hanno compiuto il doppio salto dalla C alla Serie A consolidando nel tempo le metodologie di lavoro di Fabio Liverani. Il Grifo, questo Grifo invece, è il prodotto dell’ennesima rivoluzione estiva di Preziosi che inizia con Andreazzoli e prosegue con il debuttante Thiago Motta. Genoa e Lecce, al contrario, sono simili per proposta di gioco, la ricerca del canone di bellezza, la fragilità difensiva.

A inizio stagione, nell’imbastire la griglia di partenza, la più larga parte degli operatori del settore metteva davanti i rossoblù ai pugliesi. Il campo, poi, ha smentito i pronostici, almeno nel girone d’andata: il Lecce precede il Genoa. E ci sta riuscendo con un andamento insolito per una neo promossa che normalmente costruisce le sue fortune in casa: undici punti in trasferta, tre al Via del Mare. Nessuna vittoria interna ma solo tre pareggi, due dei quali arraffati con la complicità di singoli episodi come il generoso calcio di rigore fischiato a De Ligt e il 2-2 di Calderoni nella corrida con il Cagliari.

Il Lecce ha sempre subito almeno un gol in casa, Radu ha tenuto la porta inviolata solo nella trasferta di Napoli. Le difese, quindi, non sono imperforabili ma è del tutto normale perché Liverani e Thiago Motta vogliono vedere il gioco dalle proprie squadre altrimenti sfregerebbero il loro passato. Entrambi gli allenatori sono stati ottimi metodisti, cervelli pulsanti con la palla al piede, dotati di tecnica e visione: concepiscono il calcio con un pragmatismo piuttosto relativo che fa storcere il naso a più di un tifoso in tempi di scarsi risultati delle peggiori difese della Serie A.

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