In attesa dell’annuncio ufficiale atteso nelle prossime ore, Andrij Shevchenko si è già messo a studiare il Genoa in visto di questo delicato primo incarico da allenatore di club.
Non primo in assoluto, dato che l’ex attaccante Pallone d’oro 2004, è reduce da cinque anni come commissario tecnico dell’Ucraina.
Un lavoro tutt’altro che facile, sulle orme del suo grande maestro Valeri Lobanovskyi che lo lanciò nel grande calcio con la Dinamo Kiev a metà anni novanta.
Lo Shevchenko allenatore nasce nel febbraio 2016, quando la Federazione del suo paese lo affiancò come vice allenatore del ct Mykhaylo Fomenko: l’apprendistato durerà solo 149 giorni, perché il 15 luglio 2016 lo stesso Sheva viene promosso a capo allenatore per risollevare una squadra deludente.
Con lui il fidatissimo Mauro Tassotti, che lo ha allevato al Milan con Carlo Ancelotti.
Sono stati ben 1843 i giorni da ct di Shevchenko con l’amata Ucraina: dall’esordio del 5 settembre 2016 con l’Islanda (deludente 1-1 nel match di qualificazione per i Mondiali 2018), alle sette vittorie in undici partite.
Grandi successi come il 5-0 interno sulla Serbia, a roboanti cadute come il pesantissimo 7-1 contro la Francia dello scorso 7 ottobre 2020.
Un ultimo Europeo positivo nel girone con Olanda, Austria e la Macedonia di Pandev, fino al colpaccio negli ottavi col successo sulla più quotata Svezia per 2-1 grazie alle reti di Zinchenko e Dovbyk.
Ai quarti, mai raggiunti dall’Ucraina nella sua storia, il netto tracollo per 0-4 contro la futura finalista Inghilterra che ha concluso il suo quinquennio.
Cinque anni in cui ha lanciato vari giocatori come Matvienko (25enne difensore centrale, il più utilizzato da Shevchenko in Nazionale con 41 presenze), Yarmolenko (West Ham), Malinovskyi (Atalanta).
Un gioco sempre offensivo, col modulo 4-3-3 di imprinting base.
Shevchenko in maglia Milan (solo la prima parentesi però) è stato epico da calciatore vincendo tutto.
Il grande banco di prova rossoblù lo attende dietro l’angolo.
La nascita di Shevchenko allenatore
I cinque anni da ct dell’ex bomber ucraino