A Juric il compito di riportare serenità dopo lo shock Ballardini

Il croato eredita una situazione differente rispetto al suo esonero di undici mesi fa. Non è cambiato il contesto ambientale: c'è scollamento totale tra proprietà e tifoseria

Juric
Ivan Juric (Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Più volte si rivede Genoa-Parma e sempre più matura l’impressione che esonerare Ballardini sia stata una scelta sbagliata. Non c’erano sufficienti elementi, se non la volontà unilaterale di Preziosi, per chiudere anzitempo il rapporto con il tecnico di Ravenna e richiamare Juric. Contro gli emiliani il Grifone ha dato l’impressione di essere tutto tranne che una squadra in altomare: ottima la prima mezz’ora di gioco, male il secondo terzo di gara, benino (ma improduttivi) gli ultimi trenta minuti. Non era necessario licenziare Ballardini con dodici punti in sette gare, bastava anzi dargli tempo per consolidare il lavoro.

Il Genoa è una squadra con dei valori che vanno oltre la (imprescindibile) vena realizzativa di Piatek. C’è tecnica, esperienza, fame di riscatto e ambizione al salto tra i grandi. Un mix nuovo, ancora eterogeneo, che ha confuso Ballardini: in Serie A sono scese in campo sei formazioni diverse in sette gare. Una costante ribollita che ha tolto punti di riferimento ed evitato il solidificarsi di una precisa identità nei due mesi di campionato. I lunghi infortuni di Sandro, Favilli, Medeiros e Lisandro Lopez hanno complicato la vita all’ex mister del Grifone, chiuso da giorni in un silenzio rumoroso e comprensibile. A quasi cinquantacinque anni non è bello sentirsi attribuire l’etichetta di «scarso», tramite mezzo stampa, dal proprio datore di lavoro.

Juric, quindi, eredita una situazione differente rispetto al suo esonero di undici mesi fa. Il Genoa ha il doppio dei punti (dodici a sei) in quasi metà del tempo ma ha bisogno anche di serenità. Non è cambiato, purtroppo, il contesto ambientale. C’è scollamento totale tra proprietà e tifoseria, ancora sconvolta dallo shock dell’esonero di Ballardini. Il contesto operativo di Juric non è dei migliori: solo i risultati possono far dimenticare gli accadimenti imperscrutabili di ottobre. Anche perché più si guarda Genoa-Parma e sempre più matura l’impressione che esonerare Ballardini sia stata una scelta sbagliata.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.