IL PAGELLONE – Amelia scongiura la goleada, Juric ombra di se stesso

Il portiere si dimostra prodigioso in almeno quattro circostanze. Il croato attraversa una preoccupante fase involutiva


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ROMA

JULIO SERGIO 5,5: il Genoa combina poco per impensierirlo ma lui fa di tutto per complicarsi la vita.

CASSETTI 6,5: uno dei giocatori più convincenti. Copre e spinge con la medesima efficacia.

JUAN 7: baluardo insormontabile per lo sterile attacco rossoblù.

BURDISSO 5,5: commette un paio di errori da matita rossa.

RIISE 6,5: non sarà molto elegante ma nessuno può discutere della sua efficacia.

PIZARRO 6,5: il classico giocatore che sa sempre cosa fare del pallone.

PERROTTA 7: un vero gigante. Segna un gol, ne sfiora altri due e crea sempre la superiorità numerica nella trequarti del Grifone.

BRIGHI 6: prestazione sufficiente. Agevolato dall’ottimo contributo fornito dai compagni di reparto.

TADDEI 6: la partita a senso unico facilita anche il suo compito.

TONI 8: prima doppietta dal rientro in Italia. I suoi meriti sono enormi ma la retroguardia del Genoa appare essere troppo accondiscendente.

(MENEZ SV)

VUCINIC 7: incanta nel ruolo di assistman. Conferma le proprie doti da attaccante completo.

(JULIO BAPTISTA SV)

GENOA

AMELIA 7: Se il punteggio non ha assunto dimensioni imbarazzanti il merito è esclusivamente il suo.

DAINELLI 5: perde nettamente il duello con Toni ma ancora deve metabolizzare gli schemi di Gasperini.

CRISCITO 5,5: ben presto capisce di dover supportare la propria difesa piuttosto che curare la fase di spinta.

BIAVA 4,5: giornata da dimenticare. E in fretta.

BOCCHETTI 5,5: non si salva dal disastro generale anche se fa meglio di molti suoi compagni.

MILANETTO 5: la luce si spegne quasi subito.

JURIC 4,5: la peggior partita dal suo arrivo al Genoa.

ROSSI 6: il capitano si distingue anche in giornate infauste come questa. L’unico a perdere con onore.

MESTO 5,5: più combattivo del consueto, fallisce clamorosamente il pallone della possibile svolta.

(TOMOVIC 6): entra quando ormai la partita somiglia ad una sorta di esibizione. La Roma non infierisce, lui se la cava.

SCULLI 6: il più vivace fino al momento dell’infortunio.

(FATIC 5): non è pronto per certi palcoscenici. Mostra preoccupanti lacune tecniche.

SUAZO 6: non è supportato da attaccanti di ruolo ed è abbandonato a se stesso nella metà campo avversaria. Difficile combinare qualcosa in più.

(CRESPO 5): ha la sfortuna di entrare quando spesso le partite sono compromesse. Ha la colpa di non riuscire a riaprirne mai una.

 

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