IL GIORNALE GENOVA – Genoa, il bello di poter contare sui «brutti e cattivi»

«Ottimo, ma non sufficiente». L’edizione genovese de Il Giornale commenta così la vittoria del Genoa a Verona contro il Chievo. Il quotidiano prosegue: «Innanzitutto perché la vittoria del Palermo, al di là dei punti fatti dai rosanero, conferma che il tanto favorevole calendario vale al massimo per le statistiche, per ricordare tra qualche anno l’alternanza […]


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«Ottimo, ma non sufficiente». L’edizione genovese de Il Giornale commenta così la vittoria del Genoa a Verona contro il Chievo. Il quotidiano prosegue: «Innanzitutto perché la vittoria del Palermo, al di là dei punti fatti dai rosanero, conferma che il tanto favorevole calendario vale al massimo per le statistiche, per ricordare tra qualche anno l’alternanza delle gare. Poi, soprattutto, perché il Genoa di Verona ha ribadito quel che si sapeva della squadra». Oltre a parlare della prestazione da leader di Marco Borriello, il quotidiano si sofferma anche sull’ingresso in campo nel secondo tempo di Ciro Immobile: «Domenica, finché non è entrato lui a portare palloni sulla fascia, era notte fonda, solo il solito schema numero uno, palla lunga e pedalare. E da un’azione di Immobile è arrivato il corner del gol e poi l’occasionissima del raddoppio con Borriello che ha messo fuori. Il che non significa che Borriello e Immobile siano la soluzione a tutti i mali, o che debbano giocare sempre loro. Significa che magari vanno solo giudicati per quello che fanno in campo: bene se giocano bene, male se giocano male. Questo non è il momento per guardare ad altro».

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