Il campionato ai raggi X. Quinta puntata: gli arbitri

Nessuno degli arbitri in organico nella Can A ha mai diretto il Genoa, nella stagione appena terminata, più di tre volte. Caso strano, perché nei precedenti due campionati era successo che qualche “fischietto” fosse arrivato a “quota quattro”. Altra particolarità, Domenico Celi e Paolo Valeri non hanno mai diretto gare nella quali era chiamato il Genoa […]


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Nessuno degli arbitri in organico nella Can A ha mai diretto il Genoa, nella stagione appena terminata, più di tre volte. Caso strano, perché nei precedenti due campionati era successo che qualche “fischietto” fosse arrivato a “quota quattro”. Altra particolarità, Domenico Celi e Paolo Valeri non hanno mai diretto gare nella quali era chiamato il Genoa ad onorare la giornata di campionato; escludendo, dal computo, Davide Massa: è di Imperia e quindi i vertici dell’Aia preferiscono non designarlo in gare nella quali sono impegnate le due genovesi. Valeri, peraltro, nella stagione 2013/14 fu chiamato solo per il Derby di ritorno (rossoblù padroni di casa e sconfitti di misura), mentre nella stagione precedente, come quest’ultima, non fu mai designato.

Il massimo di gare, tre, è stato raggiunto da Cervellera, Damato, Di Bello e, “virtualmente” da Russo.

La stagione Genoa/arbitri ha raccolto un’altra assurda particolarità, forse difficilmente “bissabile” nel futuro: due arbitri si sono infortunati in corso d’opera. Alla seconda di ritorno, Nicola Rizzoli per Genoa-Fiorentina (sull’1-0 per i rossoblù fu sostituito da Marco Di Bello), e all’undicesima di ritorno Carmine Russo quando fu sostituito da Marco Guida sempre con il Genoa tra le mura amiche (pari a reti inviolate al momento dell’infortunio). La gara con la Fiorentina terminò con lo stesso risultato, mentre con i sardi il Genoa finì acquisendo tutta la posta in palio (2-0 il finale). Cervellera, Damato e Russo, quindi, sono in effetti gli unici ad essere stati designati tre volte. Di Bello ha raggiunto “quota tre” grazie alla sostituzione in campo di Rizzoli.

Unico direttore di gara con il quale il Genoa non ha ottenuto punti è Luca Banti: entrambe le gare in casa (Napoli e Roma) hanno visto il Grifone sconfitto. Anche con Calvarese zero punti: una sola direzione stagionale, a Napoli. Il massimo ottenibile, gli uomini di mister Gasperini lo hanno archiviato sotto gli arbitraggi di Andrea Gervasoni, Marco Guida e del “bistrattato” Paolo Tagliavento: due gare ciascuno e sei punti nel carniere; con il primo entrambe in trasferta (Lazio ed Atalanta), con il secondo ed il terzo entrambe in casa (Lazio e Cagliari per Guida, Milan e Inter per Tagliavento).

Con gli “esordienti”, cioè gli arbitri chiamati dalla Can inferiore, il Genoa ha sempre ottenuto punti. Si tratta di Michael Fabbri di Ravenna (Genoa-Palermo 1-1), Fabio Maresca di Napoli (Empoli-Genoa 1-1) e di Claudio Gavillucci di Latina, chiamato a dirigere Genoa-Parma sia in prima battuta (gara rinviata per le note vicende societarie degli emiliani) che nel match di recupero (2-0 il finale).

Per completezza di resoconto “arbitrale”, di seguito la “classifica” dei punti ottenuti con gli altri direttori di gara: a quattro punti Giacomelli, Irrati, Mazzoleni, Orsato, Peruzzo (con due gare all’attivo) e Di Bello (tre gare). A tre punti troviamo Doveri e Russo (due gare) e Damato (tre partite); ad un punto Rocchi (una gara), Tommasi (due incontri) e Cervellera (tre match).

Alfonso Magno

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