Gudmundsson, Relevo: «Il mio dribbling nasce sui campi con la neve»

L'attaccante: «Sopreso da Retegui. Voglio imparare il più possibile da Gilardino»

Gudmundsson Genoa
Gudmundsson (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Albert Gudmundsson ha rilasciato un’intervista alla rivista spagnola Relevo dove, tra i tanti temi, tratta anche quello del dribbling e di come lo abbia affinato fin da piccolo giocando per strada. «Ho l’impressione che i bambini di oggi non giochino molto per strada. Oggi in Islanda abbiamo molti campi in sintetico, anche nelle scuole: non so se ciò sia buono o cattivo. Se sei giovane ed estendi il tuo allenamento per strada, su erba artificiale e normale, penso che sia un bene per il tuo sviluppo. Nella mia giovinezza giocavo sempre per strada o sul cemento: mi allenavo da solo su un campo pieno di neve, dove non sai mai dove andrà a finire la palla. Se c’era molta neve andavamo al coperto e giocavamo a futsal».

Gudmundsson spiega il suo rapporto con Retegui: «Non sapevo che cosa aspettarmi quando è arrivato Mateo perché non conoscevo il livello del campionato argentino. Sono rimasto davvero sorpreso di quanto sia bravo. Senza dubbio, è uno dei migliori finalizzatori con cui abbia mai giocato». Infine, Gudmundsson su mister Gilardino: «Il mio rapporto con lui è molto buono. È un piacere che il nostro allenatore sia stato un grande attaccante e che sia ancora molto giovane. Gilardino ha anche vinto tutto, Champions League, Serie A, Mondiale. Voglio imparare il più possibile da lui».

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