GRIFO D’ATTACCO – I volti del nuovo Genoa

Il deandreiano "provate pure a credervi assolti, siete lo stesso coinvolti" vale per la corsa salvezza

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa sbanca il Dall’Ara con tre gol realizzati a culmine di una prestazione intelligente. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore di Antennablu, nella 159ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Soumaoro, Sanabria, Criscito: la vittoria di Bologna porta i volti del nuovo Genoa. «La loro affermazione o rinascita rossoblù ha come minimo comune denominatore Davide Nicola. Il Grifone vola, non solo da un punto di vista fisico, al grido di “tutti per uno, uno per tutti”. Il tecnico ha fatto crescere ogni interprete, come Sturaro che è tornato a livelli altissimi. Il Genoa ha frastornato il Bologna».

Il Grifone ritrova la vittoria in trasferta dopo tredici giornate. «Aggiungo che la cosa più importante è l’abituarsi a non subire gol, me lo diceva sempre un grande allenatore come Gigi Simoni. Vedo una nuova mentalità, un Genoa difficile da rimontare dove ogni interprete si fa trovare pronto quando è chiamato in causa. La cura Nicola funziona, lo testimoniano i cinque punti in trasferta in tre partite».

De André diceva: “Provate pure a credervi assolti, siete lo stesso coinvolti”. A livello di lotta salvezza vale per ogni squadra che precede il Genoa? «Esatto, la citazione è appropriata. Ogni squadra, penso dai venticinque punti (ossia dalla Fiorentina) in giù, deve sentirsi coinvolta. Mi aspetto grandi sorprese nel finale di stagione, non escludo la caduta di una big, anche se mancano ancora tante giornate al termine».

Prossima sfida, la Lazio. Non c’è squadra più affamata del Genoa. «Sono d’accordo. Il Genoa è in fiducia e può puntare al colpaccio senza, però, attaccare scriteriatamente. La Lazio ha un grande centrocampo e punta alla Champions League ma la sana sfacciataggine rossoblù cui facevamo riferimento tempo addietro può fare la differenza».

Alessandro Legnazzi | Beppe Nuti

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