GRIFO D’ATTACCO – Gilardino, gestione e serenità: profumo di A

Perugia battuto, decimo risultato utile di fila: rossoblù nuovi dopo Parma

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Frendrup e Dragusin, due testate regolano il Perugia e lanciano il Genoa di mister Gilardino. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 304ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Vittoria dal profumo di Serie A? «C’è fiducia in tal senso. Al Genoa servono ancora un paio di vittorie per avvicinare il traguardo posto a inizio stagione attorno a quota 70: il vantaggio sul Bari di sei punti a cinque gare dalla fine è comunque confortevole, ancorché non definitivo, senza dimenticare che la squadra di mister Gilardino ha conquistato 64 punti sul campo. Le altre statistiche vengono successivamente, dall’imbattibilità casalinga (solo il Pisa è uscito con un punto dal Ferraris) fino ai 928′ di porta inviolata passando, infine, per i dieci risultati utili consecutivi infilati a decorrere dalla sconfitta di Parma. In quel frangente il tecnico piemontese si assunse ogni responsabilità e il Grifone ripartì più forte di prima».

Un girone fa l’inequivocabile «dilettanti» pronunciato da Blessin: oggi Gilardino ha estratto la forza del Genoa scavando dentro la squadra. «Quanto è importante la gestione dello spogliatoio e la serenità che l’ex campione del mondo sa trasmettere alla squadra. Prima di tutto, Gilardino è un intenditore di calcio che sta imparando il mestiere dell’allenatore: ha valorizzato alcuni calciatori importanti come Vogliacco, indispensabile in difesa, e Gudmundsson, che è diventato più prolifico, e poi ha ridato centralità assoluta a Badelj il quale non è più uscito dal campo una volta superati taluni problemi fisici. Il mister sa ottenere il massimo attraverso la semplicità: ha rimesso Frendrup a fare il terzino e tale scelta, per nulla azzardata avendo il danese debuttato sulla fascia in Serie A, ha pagato».

Criscito e Dragusin tra i migliori in campo? «Senza alcun dubbio. La partita di Mimmo nel suo ruolo più congeniale, ossia terzo di difesa, è stata esemplare per pulizia tecnica in fase di esecuzione e senso della posizione senza palla. Dragusin è un leader che in Serie B marca la differenza, soprattutto da centrale: un classe 2001 con margini di miglioramento, destinato a una grande carriera. Gudmundsson e coloro che sono subentrati a gara in corso non sono stati così brillanti come, invece, ho trovato Sabelli: il terzino, una volta a destra e l’altra a sinistra, o viceversa, sta disputando un campionato di massima disponibilità (come il mascherato Bani). Una dote che fa la fortuna di ogni allenatore».

A Cittadella per vincere un’altra volta? «Sì, con pazienza, serenità e decisione perché il Genoa, sorretto da una fase difensiva così ben organizzata, prima o poi riesce a trovare la via del gol. La maturità della squadra di mister Gilardino è piuttosto evidente, peccato che sia stata messa in dubbio dopo Como, al primo passo falso che può capitare nel contesto di questa lunga rincorsa promozione e al primo posto in classifica. Fuori dalla cinta muraria di Cittadella, il Grifone dovrà rispettare l’avversario e tenere alta la concentrazione onde evitare di rovinare una posizione molto vantaggiosa e continuare a mettere pressione al Frosinone e alle squadre inseguitrici. Sono le altre a doversi preoccupare del Genoa, e non viceversa».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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