GRIFO D’ATTACCO – Schöne porta il calcio olandese al Genoa

Andreazzoli vuole ricostruire la base del gioco dell'Empoli ma integrarla con una difesa più affidabile

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il mercato porta al Genoa due calciatori di qualità come Lasse Schöne e Riccardo Saponara. Due colpi della dirigenza a dodici giorni dall’esordio in Coppa Italia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 133ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Facciamo il punto della situazione di mercato. «Il Genoa è quasi al completo a diciannove giorni dal debutto in campionato. Preziosi e Capozucca si stanno muovendo di concerto con Andreazzoli procurandogli giocatori che sanno fare gioco. Il reparto che è meno strutturato è l’attacco con Pinamonti e Kouamé che, al momento, non sono garanzia di gol. Ciononostante ho fiducia nell’ex attaccante dell’Inter ma un mestierante sarebbe la giusta cautela, anche perché Favilli è ancora infortunato».

Lasse Schöne al Genoa, è tutto vero. «Che colpo! Sette anni all’Ajax, sei trofei, è lo straniero con più presenze nella storia dei Lancieri avendo superato la leggenda danese Søren Lerby. Schöne è un ex trequartista reinventato come playmaker, la stessa parabola di Andrea Pirlo: sa calciare le punizioni e i corner, è una garanzia palla al piede e nei duelli uno contro uno. Un acquisto che porta il calcio olandese al Genoa. Con Schöne la mediana rossoblù è davvero forte, al pari del Cagliari che si è rinforzato con Rog, Nainggolan e Nandez».

Con l’innesto di Saponara che Genoa sarà? «Sta nascendo un Grifone d’Olanda, che vuole fare calcio contro ogni avversario e che è capace di rimodularsi a gara in corso. Mister Andreazzoli vuole ricostruire la base del gioco dell’Empoli ma integrarla con una difesa più affidabile. Il bel calcio è un mezzo per riempire il Ferraris che sicuramente avrà una base di 11mila abbonati, e il dato crescerà ancora. La società pare abbia tratto la giusta lezione dagli innumerevoli errori della scorsa stagione».

Vede un Romero distratto in questo precampionato? E Kouamé? «Non conosco personalmente il Cuti ma conosco gli argentini: un popolo che difficilmente si lascia disturbare dagli eventi. Cristian Romero, che è di proprietà della Juventus, ha bisogno delle partite vere per tornare quello della scorsa stagione. Sarà un punto fondamentale della difesa che può portare in dote una decina di gol stagionali avendo acquisito il tempismo di testa di Zapata. Kouamé me lo terrei stretto e non farei lo scambio con Babacar».

Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi

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