Giovanni Porcella: brutto e perdente, il Genoa vive un incubo ma a Villa Rostan l’hanno capito?

Il giornalista di Primocanale: «Con l’ottimismo a tutti i costi persino fuori luogo quanto apprendere in piena zona retrocessione che Agudelo ama il centro storico e che Lerager ha i cavalli in Danimarca, non si va distante»


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Sì, ci si deve preoccupare caro mister Thiago Motta, eccome se conviene guardare in faccia la realtà. Non sono d’accordo con lei quando dice. “Due vittorie fin qui? Ci sono oltre settanta punti ancora a disposizione e allora c’è tutto il tempo per recuperare”. Vero dal punto di vista dei numeri, ma questo Genoa non vince più, neppure in casa dove ha sempre costruito le sue piccole o grandi imprese. E non si vede ancora con due allenatori che si sono già succeduti in pochi mesi, una squadra delineata (giocatori nel frullatore del dentro e fuori).

Inoltre per fare un gol bisogna rivolgersi alla Madonna della Guardia col capocannoniere Kouame che ha già finito la stagione per infortunio e con un mercato in cui Preziosi si capisce non intende, o non può, spendere e così va a caccia di prestiti. Ecco ci vorrebbe un “Gratta e Vinci”, una botta di deretano. Ma a togliere la speranza è pure il fatto che Paperino Genoa perde pure quando meriterebbe almeno di pareggiare, vedi col Toro con due pali colpiti, e lascia ben 5 punti alla compagnia nei letali minuti di recupero. La tifoseria ora è pure inferocita e dopo l’ennesimo ko stagionale con i granata, la Nord e non solo ha mandato tutti a quel paese davanti al brutto spettacolo: proprietario in primis che ha inculcato a tutti che le plusvalenze servono più dei punti e calciatori finora salvati dalle critiche ma a tutto c’è un limite. Il clima dunque è nuovamente torvo e non poteva essere altrimenti.

Chi salva il Grifone? Con l’ottimismo a tutti i costi persino fuori luogo quanto apprendere in piena zona retrocessione che Agudelo ama il centro storico e che Lerager ha i cavalli in Danimarca, non si va distante. Un consiglio: queste cose si facevano ai tempi di Spinelli e Skuharvy quando si andava in Uefa e anche con questa dirigenza e Gasperini sulla via dell’Europa. In pratica si stanno perdendo i confini della realtà. C’è uno distacco pauroso tra il campo, la classifica gli umori e le sale di Villa Rostan illuminata di rossoblu. Comunque costa poco crederle mister, con la speranza che sia solo un momento e non come ormai pare a molti un incubo. Il Genoa può salvarsi ma prenda coscienza di quello che gli succede intorno e la classifica purtroppo è da un po’ che segna il peggio.

Giovanni Porcella – Primocanale

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