Gilardino: «Alla base di tutto c’è lo spirito e la mentalità»

Il tecnico: «Stasera ci meritiamo un bicchiere di rosso di Dainelli»

Badelj Gilardino Genoa
Mister Gilardino e Milan Badelj (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Solo il Genoa di mister Gasperini, al primo anno in A, ha fatto meglio di quello di Gilardino dopo 26 giornate. Così mister Alberto Gilardino dopo il 2-0 all’Udinese: «Saluto il mister, spero possa fare la sua carriera. Ho avuto la fortuna di averlo avuto come allenatore. Lui sa benissimo che cosa significhi allenare il Genoa, per me è qualcosa di incredibile ciò che è successo da un anno a questa parte: c’è dietro un lavoro straordinario, sana concorrenza all’interno del gruppo e la volontà di migliorare. Il mio futuro? La società non mi ha ancora convocato, io e il mio staff – senza di loro non sarei nessuno – stiamo dirigendo le nostre energie sulla squadra e nella quotidianità».

«Sono felice per la prestazione dei ragazzi, abbiamo interpretato la partita nel migliore dei modi: l’Udinese chiudeva bene gli spazi, ma noi lenti nel giro palla da dietro. Poi abbiamo preso in mano la partita, con rotazioni e movimenti nello spazio. L’unico rammarico è non aver segnato il terzo gol, sono tre punti pesanti» aggiunge il tecnico del Genoa.

«Ho cercato di dare una mentalità alla squadra, uno spirito da avere tutti i giorni: alla fine, le qualità emergono. Lavoriamo molto con Retegui, rispetto a me ha più fisicità: stiamo cercando di “pulirlo” nel controllo, nel passaggio e attacco alla porta, ha grandi margini di miglioramento. Credo che si stia vedendo» chiosa Gilardino, intervistato da Sky Sport.

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