Spors sceglie Blessin, mossa contraria rispetto a Labbadia

Rangnick è stato fondamentale per la sua crescita da allenatore: debutto dopodomani contro l'Udinese

Blessin Genoa
Aleksander Blessin nominato miglior allenatore del campionato belga 2020-2021 (dalla sua pagina Instagram)

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Contrariamente a quanto si possa credere il padre del nuovo calcio di Germania non è Löw, benché campione del mondo con Flick asso nella manica. Il vecchio Gegenpressing di Helmut Gross, l’applicazione istantanea della pressione di squadra sulla palla persa, è stato rivisitato da Ralf Rangnick il quale, oltre a ridate vita a un ampio filone tattico che tra gli allievi più brillanti annovera Klopp, Tuchel, Nagelsmann e Hasenhüttl, ha altresì creato le basi per il modello calcistico Red Bull, ormai assimilato in Bundesliga dopo aspre iniziali contestazioni. Spors applica al Genoa una versone meno invasiva del metodo – non verranno mai cambiati il Grifone con i tori e la ragione sociale con le iniziali della bibita energetica – che ha imparato dal mentore Rangnick: ricerca del talento, crescita e sviluppo, lucro nel medio periodo. La linea è condotta con rara coerenza dal general manager genoano che dinanzi ai primi segnali negativi ha avuto la forza di resistere e rilanciare senza fare dietrofront.

Per la panchina Spors ha scommesso su Alexander Blessin, svevo di Schönbuch, il bosco di Stoccarda: ex attaccante modesto, otto anni nella sottostruttura giovanile del Lipsia dopo aver lavorato nel ramo assicurativo e con all’attivo una finale di Coppa di Germania Under 16 persa contro la squadra di casa e del cuore. Altro che Anni ’90 italiani. Dalla Juniores all’U19 fino al salto nelle Fiandre con l’Ostenda dove da rampollo debuttante conduce la squadra fiamminga al quinto posto, risultato storico, e diventa il miglior allenatore del Belgio. Blessin è una mossa contraria rispetto a Labbadia, allenatore vecchio stampo che non ha mai voluto uscire dal nido natio di mutter Cermania come, invece, professa la dottrina moderna di Frank Wormuth, per dieci anni responsabile della formazione degli insegnanti di calcio presso la DFB e coautore della rivoluzione tedesca dei centri federali. Grintoso, bravo a lavorare con i giovani e a dargli responsabilità, capace di giocare con la difesa a tre come a quattro, non è un allenatore da mani in tasca e neppure uno spregiudicato offensivista.

Blessin, che sarà accompagnato da Wesley Deschacht, è la scelta di Spors che fuga ogni dubbio sulla perifericità di Preziosi in seno al nuovo Genoa; una scelta che costa quanto una clausola liberatoria, come fu per lo stesso Spors, e non sa di stantio, come invece sarebbe stato un eventuale richiamo di allenatori a libro paga. Psicologicamente equivale a un punto e a capo scritto da 777 Partners sebbene la stagione sia già oltre la metà: la proprietà crede della salvezza e nell’azione del general manager, ingiustamente tacciato di eccessivo rigore che, invece, è un toccasana per qualsiasi società. «È successo tutto in ventiquattro ore, devo ancora realizzare. Non potevo rifiutare il Genoa, un club storico della Serie A che mi ha offerto un progetto a lungo termine» spiega Blessin al sito fiammingo. Superi in fretta l’emozione perché dopodomani sarà già in panchina contro l’Udinese.

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