Genoa, Ferraris vuoto da un anno

Aumentano le distanze ma non diminuisce la passione dei tifosi rossoblù

Genoa Gradinata Nord Serie A
La Gradinata Nord (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Un anno senza pubblico. Non è mai capitato nella storia del Genoa che il Grifone restasse privo per dodici mesi consecutivi della sua componente essenziale: il tifo del Popolo rossoblù. «Senza di voi, giù il sipario» scrisse il club quando l’eccezione delle porte chiuse divenne regola essenziale per completare lo scorso campionato in sicurezza e senza propagare i contagi. Stadi vuoti ovunque: il supporto che muta per necessità, si sposta dalla Gradinata Nord al salotto di casa, dai distinti al divano. Aumenta la distanza fisica ma non l’intensità della passione e del trasporto generati da questi colori. Di necessità virtù, obtorto collo.

Fu Genoa-Lazio 2-3 l’ultima partita giocata con i genoani al Ferraris. Una prestazione da Grifo consentì agli uomini di mister Nicola di strappare applausi nonostante la sconfitta contro una Lazio lanciatissima per lo scudetto da contendere alla Juventus. Segnò Criscito a un minuto dalla fine: nel recupero la speranza e l’illusione del pareggio. Evento che, invece, si è manifestato contro il Verona, all’ultimo respiro. Chissà che boato si sarebbe sentito da Marassi con più di ventimila cuori rossoblù stretti al Tempio. Senza pubblico, in era pandemica il Genoa ha perso nove match e vinto otto volte (compresa la Coppa Italia), pareggiando con Milan, Lazio ed Hellas solo nella stagione corrente. Un bottino deficitario, migliorato in corsa dall’intervento di Ballardini. A riprova che il Ferraris è un valore aggiunto per il Grifone.

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