Genoa e Reggiana: un legame antico nel nome di Felice Romano

Un racconto tratto da «I Racconti del Grifo» di Massimo Prati

Nella foto scattata durante la traversata del 1923, si vede Felice Romano (primo a sinistra) insieme a Ottavio Barbiere, Luigi Burlando ed Ettore Leale

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Tratto da: Massimo Prati, «I Racconti del Grifo»

GENOA TANGUERO. LA TOURNÉE SUDAMERICANA DEL GENOA NEL 1923.

Nell’estate del ’23, il Genoa fece una leggendaria tournée nel Cono Sur de America, affrontando le Selezioni Nazionali di Argentina e Uruguay e ricevendo una calorosissima accoglienza dai liguri di Buenos Aires e Montevideo.

[…] Ai rossoblù si erano aggiunti altri giocatori provenienti da diverse squadre. Atleti coinvolti solo nel progetto di quella specifica impresa sportiva, e quindi in organico solo per la durata della tournée: Giovanni Moscardini, attaccante della Lucchese che sarebbe poi passato al Pisa; Giuseppe Girani, difensore del Padova che quell’anno si rivelò squadra rivelazione, nonché uno dei club finalisti del campionato; Felice (Felix) Romano, giocatore della Reggiana; Adolfo Baloncieri, grande giocatore dell’Alessandria (in seguito passato al Torino) che, come gli altri, tre fu appunto aggregato al Genoa proprio e solo in funzione della tournée sudamericana.

Baloncieri, Romano e Sardi appartenevano a famiglie italiane emigrate in Argentina e, dopo un’esperienza di vita in quella parte dell’America Latina, erano rientrati nel nostro paese. Baloncieri era un piemontese nato ad Alessandria ma era cresciuto a Rosario, nelle pampas della provincia di Santa Fe; Romano era di origine ligure ma era nato a Buenos Aires e si era iniziato al calcio nella capitale argentina; e Sardi era nato a Genova ma aveva passato parte della sua infanzia e della sua adolescenza a Buenos Aires, e quindi, per certi aspetti, poteva essere considerato uno “Xeneise” a tutti gli effetti.

[…] dopo alcuni giorni di rinvio per le frequenti piogge dell’inverno argentino, il Genoa vinse il secondo incontro, il 2 settembre, per uno a zero con rete di Catto contro la squadra del “Combinado Sur”. Il Genoa era sceso in campo con: De Prà, De Vecchi, Moruzzi, Romano, Burlando, Barbieri, Neri, Baloncieri, Catto, Santamaria, Bergamino. Il “Combinado Sur” era una squadra che, in realtà schierava anche ottimi giocatori di club del centro di Buenos Aires: Tesoriere, Nobile, Mutis, Médici, Seregni, Fortunato, Loizo, Cerrotti, Iruriata De Los Santos, Onzari.

Américo Tesoriere era il portiere del Boca Juniors, stessa squadra del difensore Ramón Mutis, di Médici e di Cerrotti. Seregni era del F.C. de La Plata. Cesáreo Onzari era un attaccante del Club Atlético Huracán dove giocava anche Loizo. Fortunato era un giocatore dello Sportivo Barracas, il club proprietario dello stadio dove il Genoa giocò questi tre incontri argentini. De Los Santos militava nello Sportivo Dock Sud e Irurieta nell’Estudiantes di La Plata.

In seguito, la squadra rossoblù ottenne un pareggio per uno a uno, nel match finale contro la nazionale argentina, giocato davanti ai 30.000 spettatori dello Stadio Barracas, il 9 settembre del ‘23 (secondo altre fonti gli spettatori erano 40.000). L’Argentina andò in vantaggio in modo poco chiaro. Il Presidente argentino diede il calcio di inizio e sugli sviluppi dell’azione i padroni di casa si portarono in vantaggio. Si trattò di un avvio di match e di una dinamica contestati dai giocatori del Genoa che reclamarono inutilmente l’annullamento del gol. Poi, nel corso dell’incontro, Santamaria segnò il gol del pareggio.

Le formazioni furono le seguenti. Argentina: Tesoriere, Bidoglio, Mutis, Médici, Seregni, Solari, Loizo, Miguel, Tarascone, Izaguirre, Onzari. Genoa: De Prà, De Vecchi, Bellini, Barbieri, Burlando, Romano, Neri, Baloncieri, Santamaria, Moscardini, Girani. Arbitro: Servando Pérez.

Da notare che i quattro non genoani, aggregati alla squadra solo per la tournée, furono schierati da Garbutt in questa partita Baloncieri (Alessandria), Romano (Reggiana), Moscardini (Lucchese) e Girani (Padova).

Tra i primi due incontri e l’ultimo, di quelli giocati a Buenos Aires, il viaggio dei rossoblù proseguì, come previsto, con una deviazione a Montevideo, il 5 settembre, dove si registrò esattamente lo stesso entusiasmo tra la comunità genovese di questa città sul Rio della Plata. D’altra parte, perché stupirsi? Ancora oggi in quella metropoli americana, come del resto a Buenos Aires, ci sono negozi di commestibili che vendono la focaccia e la farinata, anche se gli abitanti del posto preferiscono quasi sempre utilizzare i termini di “Fugaza” e “Fainà” che rimandano all’idioma ligure.
Comunque, per tornare agli aspetti calcistici, la sfida con “La Celeste”, giocata davanti a più di 20.000 spettatori, il 6 settembre, nel glorioso stadio del Gran Parque Central (in seguito prima sede dei Campionati del Mondo), fu ancora più impegnativa di quelle con gli argentini, e finì con la vittoria uruguagia per due reti a uno. E, a detta di un campione come De Vecchi, al triplice fischio finale i giocatori del Genoa poterono tirare il fiato, estremamente contenti di essere riusciti a contenere le offensive dei loro temuti rivali.

Il tabellino della partita di Montevideo nel 1923
Fonte: Sito Ufficiale Asociación Uruguaya de Fútbol.
Uruguay-Genoa 2-1
Marcatori: 35′, Héctor Scarone (U); 53′, Giovanni Moscardini (G); 57′, Felipe Buffoni (U).
Arbitro: Ángel Minoli (Uruguay)
Uruguay: Pedro Casella, Alberto Nogués, Demis Dagosto, Gregorio Rodríguez, Alfredo Zibechi, José Vanzzino, Ladislao Pérez, Héctor Scarone, Felipe Buffoni, Ángel Romano, Pascual Somma.
Genova CFC: Giovanni De Prà, Daniele Moruzzi, Renzo De Vecchi, Ottavio Barbieri, Luigi Burlando, Giuseppe Girani, Ettore Neri, Adolfo Baloncieri, Edoardo Catto, Giovanni Moscardini, Augusto Bergamino. In panchina: Delfo Bellini, Mario Costella, Ettore Leale, Enrico Romano, Enrico Sardi, Aristodemo Santamaria. Allenatore William Garbutt.

NOTA BENE. Il giocatore in forza al Genoa è Felice Romano (Reggiana) e non Enrico Romano (Vado) come erroneamente indicato dal tabellino della Federazione Calcio Uruguayana. Questo dato sbagliato, riportato anche da un articolo di un giornale genovese di quel periodo, ha indotto anche me a menzionare, nella seconda edizione dei miei Racconti del Grifo, Enrico Romano del Vado come il giocatore in forza al Genoa durante la tournée sudamericana del 1923. In seguito, la consultazione di un libro sulla storia della Reggiana, squadra per la quale ho grande simpatia e affetto, mi ha permesso di constatare che il giocatore in questione era Felice (Felix) Romano. La documentazione fotografica presente in quel libro non lascia dubbi a riguardo.

Massimo Prati «I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova. 1893-2023. 130 Anni di Storia del Calcio in Italia e nel Mondo», libro non illustrato, Urbone Publishing 2023, 60 racconti di cui 6 inediti, una nuova prefazione, 130 tabellini di partite giocate dal 1898 al 2023, 460 pagine, 20 euro.

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Note sull’autore

Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Études Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra.

Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano 1887-1915”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing, 2022. “Les Suisses Pionniers du Football Italien”, Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione e quarta edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022 e 2023.

Prossima uscita: “Il Calcio Anni ’70. Secondo Volume 1975-1977”, Urbone Publishing, novembre 2023.

Ha scritto anche numerosi articoli di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “PianetaGenoa” e “GliEroidelCalcio”.

I suoi libri fanno parte delle collezioni e dei cataloghi delle biblioteche e degli archivi seguenti: Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio di Stato di Ginevra, Archivio della Produzione Editoriale della Regione Lombardia, Archivio Legisport Marsiglia, Biblioteca Universitaria di Parigi (École Normale Supérieure), Biblioteca Universitaria di Ginevra (Unimail), Biblioteca Universitaria di Losanna, Biblioteca Universitaria di Friburgo, Biblioteca Universitaria di Berna, Biblioteca Universitaria di Genova, Biblioteca Universitaria d’Artois-Alta Francia, Biblioteca Municipale di Neuchâtel, Biblioteca dello Sport di Ginevra, Biblioteca Cantonale di Losanna, Biblioteca Cantonale di Porrentruy (Jura), Biblioteca Società Dante Alighieri di Basilea, Centro Internazionale di Studi sullo Sport di Neuchâtel, Biblioteca Centrale di Genova (Civica Biblioteca Berio), Biblioteca Centrale di Milano (Biblioteca Comunale Sormani), Biblioteca Centrale di Torino (Civica Biblioteca), Biblioteca Municipale di Genova Aurelio Saffi, Biblioteca Civica di Venezia, Biblioteca Comunale di Castello Venezia, Biblioteca Scuola Camignolo di Bironico, distretto di Lugano, Liceo Artistico Paul Klee-Niccolò Barabino di Genova.

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