Genoa, dopo l’infortunio di Haps si apre l’ipotesi della difesa a quattro

Ecco perché Gilardino potrebbe optare per il modulo 4-3-1-2 al posto del 3-5-2

Haps Genoa
Lo scatto di Haps (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Restare sulla difesa a tre oppure tornare a quella a quattro? L’interrogativo si pone per il Genoa all’indomani dell’infortunio di Haps: il numero di giornate in cui l’esterno sinistro resterà fermo è ancora da capire, occorre attendere l’esito degli esami. Di sicuro, il giocatore del Suriname non sarà disponibile per la gara al Ferraris con la Reggina del 31 marzo. Resta dunque scoperta la fascia mancina: come possibili sostituti Sabelli ha offerto prestazioni alternanti, mentre Criscito potrebbe non tenere la posizione per tutta la durata delle gare. E allora Alberto Gilardino potrebbe pensare di passare dal 3-5-2 a un modulo con la difesa a quattro, con Criscito esterno sinistro, ruolo che potrebbe reggere meglio per 90 minuti: scelta eventuale che dovrà ben ponderare, considerato che con il modulo a tre giocatori nel reparto arretrato si sono creati degli equilibri molto importanti per lo sviluppo delle fasi di gioco.
Dunque difesa a quattro: ma il centrocampo dovrà restare sempre a tre per un’efficace copertura difensiva. Se Aramu arrivasse già pronto tra otto giorni alla sfida con gli amaranto calabresi, ecco che si potrebbe prospettare l’impiego di un modulo 4-3-1-2, con il trequartista alle spalle della coppia d’attacco Gudmundsson-Coda (alternativa Salcedo-Coda), se anche quest’ultimo dovesse aver recuperato completamente dall’infortunio. In questo modo, il reparto offensivo resterebbe con due punte, condizione necessaria per poter creare problemi alle retroguardie avversarie.
Nella prossima pagina, i lettori potranno partecipare (fino alla mezzanotte di domani) al nostro sondaggio sulla scelta tra i moduli 3-5-2 oppure 4-3-1-2.

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