GRIFO D’ATTACCO – Genoa, che brutto accontentarsi di così poco

I rossoblù hanno tentato di vincere a Ferrara ma negli ultimi venti minuti hanno badato ad allontanare il pallone

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa conquista un punto che vale per tre a Ferrara contro la Spal in una giornata che registra un’altra sconfitta dell’Empoli. Salvezza un pò più vicina per il Grifone. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 126ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Aveva invocato Lapadula ed è stato accontentato con un gol di grande peso. «Sono felice per lui, aveva bisogno di questo gol dopo così tanto tempo. Teniamo conto che Lapadula è il secondo giocatore più caro nella storia rossoblù, dopo Sturaro. Il suo sigillo ci fa capire quanto fosse opportuno sostituire Piatek con un adeguato “mestierante” mentre Lapadula si riprendeva dall’infortunio alla schiena».

Il migliore in campo è stato Romero? «Sì, anche se ha perso la marcatura di Felipe in occasione del gol. Quello delle palle inattiva è un vecchio problema che il Genoa si trascina da anni. Romero è stato provvidenziale a salvare sulla linea il colpo di testa di Kurtic dopo un’uscita a vuoto di Radu. E’ stato pulito negli interventi, compreso il falso contatto con Floccari: non era assolutamente rigore. Tra parentesi dico che Massa d’Imperia ha arbitrato in modo condizionato».

Il pareggio con la Spal è il punto salvezza? «E’ un punto d’oro che avvicina quasi definitivamente la salvezza ma che brutto accontentarsi di così poco quando due mesi fa l’ambizione era il decimo posto. La vittoria del Bologna ha in qualche modo condizionato la partita di Ferrara: è normale che sia così a un mese dal termine. Il Genoa ha tentato di vincere ma negli ultimi venti minuti ha badato ad allontanare il pallone. Non mi è piaciuto l’undici iniziale di Prandelli: Mazzitelli aveva giocato otto minuti in cinque mesi, era ovvio che non fosse pronto».

La Roma è un’altra squadra in fiducia sulla strada del Grifone. «Ranieri, che in Inghilterra chiamano “tinkerman”, cioé l’aggiustatore, ha riportato i giallorossi in zona Champions League. Ha capito che Schick e Dzeko non possono convivere in campo ed esaltato El Shaarawy. E’ un romano romanista amato dalla piazza. Il Genoa dovrà fare una prestazione inimmaginabile per fare punti. Confermerei Pandev e Kouamé in attacco, Lapadula pronto a subentrare».

Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi

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