Genoa tradito da un finale amaro. Digestivo Zapata per Gasperini

Il tecnico dell'Atalanta rivela: «Fabbri ci ha chiesto scusa per il rigore ai rossoblù»

Zapata Genoa
Duvan contro Cristian Zapata (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il calcio è questo. Una volta dà e la volta successiva toglie. E la doppia dimostrazione è nei finali di gara del Genoa contro Fiorentina e Atalanta: Chiesa colpisce il palo esterno al 91′, Duvan Zapata segna a trenta secondi dal triplice fischio. Per la gioia dei fedeli della dottrina del paròn Rocco. Meglio così, avrà pensato un fatalista Andreazzoli, perché il Grifone perde “solo” un punto contro gli euro bergamaschi anziché i due contro la Viola. Quattro punti conquistati nella parte più difficile del calendario: un bottino che indubbiamente zittisce i mezzovuotisti del bicchiere rossoblù.

Un finale amaro per il Genoa, difficile da domare pure per l’Atalanta di Gasperini che scappa in vantaggio su rigore prima di essere riacciuffata dagli undici metri. Scelta assurda, quella di Fabbri, che punisce i nerazzurri senza consultare il Var: il mezzo elettronico era in tilt. Finisce con Gasperini che digerisce le scuse dell’arbitro, merito soprattutto dell’Alka-Seltzer di Zapata, prima di essere autorizzato a renderle di pubblico dominio. Una scelta controproducente che sporca l’immagine dell’Atalanta che da favola dorata del calcio italiano finisce per attirarsi le antipatie dell’opinione pubblica. Certi retroscena dovrebbero restare negli spogliatoi senza essere rivelati.

Meglio parlare di calcio. Dei cento (sì, cento) minuti del Ferraris, di nuovo pieno per tre quarti come non accadeva da anni. Di un Genoa che per novantaquattro minuti tiene testa alla terza squadra d’Italia e ingolfa il miglior attacco dello scorso campionato. Le principali occasioni rossoblù sono capitate a Pinamonti (6′), Lerager (28′) e Kouamé in apertura di secondo tempo: nessuno l’ha buttata dentro. Il Grifone è stato produttivo ma non cinico, debolezza palesata contro la Fiorentina quando la squadra di Andreazzoli ha più volte sprecato il gol del 3-0 che avrebbe permesso di vivere un finale più sereno. Tutt’altro finale contro l’Atalanta ma il calcio è questo. Una volta dà e la volta successiva toglie.

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