Rinviato il giorno precedente per impraticabilità di campo, si disputò lunedì 14 gennaio 1991 l’incontro Genoa-Atalanta, in cui gli uomini di Osvaldo «Schopenhauer della Bovisa» Bagnoli, sconfitti 0-1 dal Cagliari e 1-2 dall’Internazionale nelle due trasferte nel periodo natalizio, confezionarono già nel 1° tempo il 2-0 finale, raggiungendo al sesto posto in classifica con 17 punti dopo 16 partite il Torino. Al 22’ del 1° tempo i rossoblù si portarono in vantaggio con uno splendido diagonale di destro di Roberto Onorati nell’angolino sinistro alto e raddoppiarono nove minuti dopo con il cecoslovacco Tomas «Fisico» Skuhravy, lesto ad anticipare, sfruttando un’indecisione del suo marcatore Tebaldo Bigliardi, con un tocco d’esterno destro Fabrizio Ferron su una punizione calciata da Mario «Marietto» Bortolazzi. Al 12’ della ripresa il signor Alessandro Guidi di Bologna indicò la via degli spogliatoi all’argentino Claudio Paul «il Figlio del Vento» Caniggia, reo prima di aver tirato il pallone contro Vincenzo Torrente a terra per un fallo commesso proprio dall’attaccante argentino (nell’occasione ammonito) e poi di aver continuato a protestare (per questo sanzionato con il cartellino rosso diretto). Solamente una potente conclusione nel finale del centravanti brasiliano Aparecido Paulino «el Matador» Evair ruppe il monologo rossoblù, che senza la bravura di Ferron avrebbe potuto rendere più pingue il risultato, e diede un po’ di lavoro al portiere genoano Simone Braglia
Stefano Massa
(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)
