GASPERINI: “Il Genoa difenderà  l’ottavo posto in classifica”

In conferenza stampa il tecnico rossoblu ha parlato della prossima partita con il Bari e degli obiettivi del Grifo, ribadendo di non essere affatto in una scomoda posizione in classifica


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QUI PEGLI. Gian Piero Gasperini si è presentato oggi ai membri della stampa dopo la brutta partita di domenica contro la Lazio. Il mister è tranquillo e pensa a chiudere al meglio questo campionato: «Domenica non ci sarà un traguardo importante e preciso da raggiungere, con il Bari potremo finalmente giocare a mente sgombra». L’obiettivo del Genoa è, da qui alla fine della stagione, quello di difendere l’ottavo posto in classifica: «Affronteremo le ultime partite con spirito gagliardo, vendendo cara la pelle». Secondo Gasperini, il Genoa non è in una brutta posizione: «Non è stato tanto difficile affrontare le partite di calendario quanto presentarsi senza ben otto giocatori titolari; l’ottavo mi sembra un buon posto».

Domenica il Genoa cercherà un occasione per riscattare la partita con la Lazio che, su ammissione dello stesso Gasperini, ha lasciato molta amarezza; giocherà una buona gara, ma non sottovaluterà la squadra avversaria: «Il Bari farà la sua partita ma sapremo difenderci e saremo forti in attacco. Ultimamente in trasferta abbiamo fatto meglio che in casa». L’allenatore deciderà nelle prossime rifiniture la formazione che scenderà in campo: «La difesa subirà delle variazioni, ci sono dei ragazzi delle primavere molto interessanti». Questa settimana non entrano ancora né Rossi, né Kharja: «Sokratis sta lavorando per recuperare e Suazo non è tra i convocati ma ha fatto un buon allenamento».

Gasperini ha inoltre commentato la partita Inter-Barcellona: «Il fatto che i neroazzurri abbiano saputo fermare in dieci una grande squadra come il Barcellona significa che è pericolosa ed ha un reparto difensivo eccellente. Mi ha fatto molto piacere vedere Milito».

Il tecnico ha concluso ribadendo l’importanza di avere a disposizione una società solida e forte come quella rossoblu: «E’ la prima condizione perchè una squadra possa lavorare e fare bene».

Andrea Oliveri

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