Federsupporter versa il 10% dei suoi introiti alla Lega di A per le vittime dell'alluvione di Genova

L'associazione plaude alla proposta di Enrico Preziosi di destinare il 5% degli stipendi agli alluvionati. Esprime perplessità  per far disputare l'amichevole Italia-Albania a Genova


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Federsupporter, primo sindacato di tutela dei diritti dei tifosi delle discipline sportive, ha aderito alla proposta della Lega di serie A di raccogliere fondi per le vittime dell’alluvione che ha colpito Genova. L’associazione versa il 10% dei suoi introiti, pari a 150 euro, sul conto corrente comunicato oggi dalla Lega di A. Plaude alla proposta del presidente del Genoa, Enrico Preziosi, illustrata stamani in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Ben più significativa – afferma in una nota Massimo Rossetti responsabile dell’area legale Federsupporter – appare, invece, anche per quanto riguarda la stima del gettito, la proposta avanzata dal Presidente del Genoa Calcio, Preziosi, affinché calciatori, allenatori, dirigenti, tesserati FIGC devolvano una parte ( 5%) dei loro, spesso cospicui, compensi a favore dei cittadini genovesi danneggiati dall’alluvione”.

Federsupporter esprime perplessità riguardo all’idea di far disputare Italia-Albania il 18 novembre al Ferraris: “Non pare logico e razionale che l’iniziativa solidaristica – spiega Massimo Rossetti nella sua nota – venga sostanzialmente finanziata da coloro a beneficio dei quali essa è destinata”.

Di seguito pubblichiamo la nota dell’avvocato Massimo Rossetti

L’amichevole di calcio Italia-Albania del 18 novembre prossimo: solidarietà o la “carità pelosa”di Papa Alessandro II? (*)

(*) L’espressione risale ad un aneddoto storico: quando Guglielmo il Bastardo chiese aiuto al Papa Alessandro II, che gli inviò una preziosa reliquia: alcuni peli della barba di San Pietro. Guglielmo vinse effettivamente la guerra e ricompensò il pontefice con “larghe concessioni”.

(Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell’Area Giuridico-Legale)

La FIGC, a titolo di solidarietà nei confronti dei cittadini genovesi, colpiti dalla recente alluvione, ha deciso di disputare una partita amichevole il 18 novembre prossimo tra le Nazionali di calcio di Italia e Albania nello Stadio “Ferraris” di Genova , con devoluzione dell’incasso a favore dei suddetti cittadini.

Tale decisione, al di là della pur lodevole intenzione che la ispira, ha suscitato e sta suscitando, tuttavia, non poche perplessità, soprattutto tra gli stessi cittadini genovesi.

A parte, infatti, la sovrapposizione di date con un altro evento sportivo (partita di rugby tra le Nazionali di Italia e Argentina programmata per il 15 novembre prossimo nel medesimo stadio), sovrapposizione che creerebbe non pochi problemi legati alla già prevista rizollatura del campo di giuoco immediatamente dopo il ricordato evento, non pare logico e razionale che l’iniziativa solidaristica venga sostanzialmente finanziata da coloro a beneficio dei quali essa è destinata.

Né, a questo proposito, può risultare dirimente e decisivo il fatto che non è detto vi sia esatta coincidenza tra cittadini genovesi, spettatori della partita, e cittadini genovesi, non spettatori della partita, che abbiano subito danni dall’alluvione.

Un distinguo troppo labile e sottile, tale da non scongiurare il rischio che, al di là, lo ripeto, di pur lodevoli e nobili intenzioni, l’amichevole si trasformi, per una sorta di eterogenesi dei fini, in una forma di “carità pelosa” non apprezzabile e non apprezzata dai destinatari.

Ben più significativa appare, invece, anche per quanto riguarda la stima del gettito, la proposta avanzata dal Presidente del Genoa Calcio, Preziosi, affinchè calciatori, allenatori, dirigenti, tesserati FIGC devolvano una parte ( 5%) dei loro, spesso cospicui, compensi a favore dei cittadini genovesi danneggiati dall’alluvione.

Se, poi, si vuole anche disputare – l’una cosa non esclude l’altra- una partita amichevole a scopo benefico, a livello di Nazionali di calcio, questa andrebbe disputata in altra città ( per esempio, Milano o Roma), con un partner, con tutto il rispetto per la Nazionale di calcio albanese, ben più consistente ed attraente dal punto di vista calcistico ( per esempio, un Italìa-Germania o un Italia-Francia).

Mi si permetta, infine, una notazione semiseria.

In una occasione del genere sarebbe stato, forse, più opportuno e più serio che alcuni esponenti apicali del nostro calcio si fossero astenuti, nel compiacersi per l’iniziativa, da eccessi di lodi, encomi, ringraziamenti e salamelecchi reciproci, del tipo: “ma quanto sei buono e bravo“, “ma no, tu sei più buono e più bravo”.

Eccessi che, tanto per rimanere in ambito genovese, ricordano i comportamenti e gli atteggiamenti del rag. Ugo Fantozzi narrati dal geniale Paolo Villaggio.

E, sempre per rifarsi ad una ormai mitica espressione del sunnominato rag. Fantozzi, non vorrei che, alla fine, si dovesse dire che “la partita amichevole Italia- Albania è una cagata pazzesca!”. Seguirono 92 minuti di applausi !“ .

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