Il futuro del Genoa dice Favilli. L’attaccante pisano, che per stazza e potenza belluina ricorda Vieri, sarà l’attaccante rossoblù dei prossi mesi. Non affilino le tastiere i maliziosi di Piatek: Favilli tornerà utile non per fronteggiare la cessione del polacco (in questo campionato), bensì per dimenticare il suo primo momento senza gol. Capiterà, per forza che dovrà capitare altrimenti il Pistolero chiuderà la stagione a quaranta gol, battendo il record di Higuain con il Napoli. Così non sarà. Ma l’importante, per Ivan Juric e per il Genoa, è avere in dote un’arma di riserva, pronta all’uso.
Favilli ha tutto per fare bene. Dal colpo di testa alla tecnica individuale, persino la corsa avendo coperto per un pò di tempo anche la fascia. Una prima punta poliedrica, capace di dare il proprio contributo dentro e fuori l’area di rigore, spalle o di fronte alla porta. C’è Andrea Favilli, c’è Kris Piatek: due garanzie reali per il Genoa. Va dato merito a Enrico Preziosi di aver dato il meglio nella costruizione di un grande reparto avanzato: peccato che ne abbia trascurato altri, come la porta e la fascia sinistra.
Il Popolo rossoblù avrà tempo per apprezzare a pieno Favilli. L’attaccante toscano scuola Juventus ha superato un fastidioso infortunio agli adduttori accusato in ritiro con l’Under 21. Negli ultimi undici mesi, dal novembre 2017 quando si ruppe i legamenti a oggi, ha giocato solo novanta minuti: metà tempo con Sassuolo e Parma. In sostanza, quando il Genoa era in difficoltà Ballardini lo gettava nella mischia. E’ ora che la sorte inizi a sorridere a questo ragazzone di 191 cm che in allenamento dà l’anima per mettersi in mostra. Il gol gli manca da troppo tempo (4 novembre), perciò è del tutto comprensibile quel filo di irrequietudine che talvolta lo pervade. Però il futuro del Genoa dice Favilli.
