Un vero e proprio colpo di fulmine ha centrato Luca Antonini nei confronti del Genoa. Il difensore la scorsa estate era giunto a Pegli, proveniente dal Milan dove era stato utilizzato molto poco dall’ex tecnico Allegri. L’amore è scaturito all’improvviso una calda sera di settembre con quel gol nel derby che per lui sarà indimenticabile: terminerà con un trionfo del Vecchio Balordo per 3-0. Si è rivolto subito verso i tifosi per festeggiare con i pugni chiusi, con tanto entusiasmo e allegria oltre che ringraziare per averlo sostenuto: un’esultanza che lo subito trasformato in un beniamino della Gradinata Nord e di tutti i settori del Tempio. In tanti lo hanno sostenuto, alcuni mesi fa, per una convocazione in Nazionale: Antonini ha apprezzato tantissimo, tanto da rimandare (pardon retwittare) i numerosi messaggi dei supporter rossoblù su Twitter. Il fastidioso problema al ginocchio purtroppo lo ha tenuto fermo a lungo. Ma Antonini non si è mai arreso. Anche questa sua caratteristica piace tanto ai tifosi che vedono in lui l’incarnazione dello spirito genoano: tenace, combattivo e non si dà mai per vinto. Domenica a Bergamo è rientrato in campo dal primo minuto: ha perfettamente eseguito il ruolo di “pendolo” tra difesa e centrocampo, coprendo i varchi agli attaccanti (ne sanno qualcosa Bonaventura oppure De Luca che ha segnato soltanto in fuorigioco) dell’Atalanta e proponendosi all’occorrenza in fase offensiva. Una gara di buon livello: fortunatamente il ginocchio non ha fatto i capricci. Ci si attende una prestazione analoga domenica prossima contro il Bologna. Magari (se lo augurano in tanti) coronata con un gol “modello derby”, con la Nord che esulta mentre corre verso il mitico settore del Tempio per abbracciare idealmente tutti. In cuor suo spera di terminare la carriera sotto la Lanterna, per proseguire la splendida favola dell’amore tutto in rossoblu col Grifone.
Marco Liguori
Tratto da #èsemprederby su www.Genoasamp.com
