Quelle contro il Catania sono sempre partite ostiche, ardue e tirate fino alla fine per il Genoa. Ancor di più in questo momento, con i rossoblù che devono uscire da un momento buio e i siciliani alla ricerca di punti salvezza. Per inquadrare questa gara PianetaGenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Vincenzo Guerini, tecnico degli etnei nelle stagioni 2000-2001 e 2002-2003 ed attuale opinionista Sky.
Domenica spicca Genoa-Catania: come vede la partita?
«Sarà un match delicato per entrambe le squadre e soprattutto per il Genoa. Il Grifone è stato protagonista di una partenza strepitosa e in seguito, come accade a tutte le squadre, ha accusato un calo fisiologico: è impossibile giocare al massimo per dieci mesi. In questa gara il Genoa vorrà dare un segnale di ripresa. Il Catania, dal canto suo, è euforico: era dato per spacciata, ma in due partite ha ritrovato morale e fortuna, poiché prima non raccoglieva punti pur giocando bene».
Quali sono le forze delle due squadre?
«In questo momento i rossoazzurri hanno giocatori in ottima condizione, come Martinez e Llama. Inoltre il morale è alle stelle. Il Genoa ha elementi importanti, alcuni dei quali sono entrati nel giro della nazionale, come Criscito. Un altra pedina di livello è Sculli, che sta disputando un campionato strepitoso. Fino ad un mese fa i rossoblù erano ottimi per velocità, ritmo e aggressività».
Sarà una partita fondamentale in chiave classifica per entrambe le squadre…
«In particolare per il Genoa sarà importante sul piano psicologico. I rossoblù avevano raggiunto posizioni clamorose. L’obiettivo del Grifone, però, rimane la conquista di un posto per l’Europa. Ma sarà determinante anche per il Catania per la lotta salvezza: Bologna e Atalanta, infatti, devono ancora recuperare una partita e potrebbero quindi staccarsi ulteriormente dalla zona calda».
E’ stato designato Rosetti per questa gara: qual è il suo parere su questo arbitro?
«Collina ha ritenuto che questa partita fosse di gran rilievo e ha quindi scelto un fischietto con grande esperienza internazionale».
Cosa ne pensa di questo Genoa?
«E’ una squadra che si è messa in mostra positivamente nelle ultime tre-quattro stagioni. Dispone di una società forte e di un allenatore in gamba. I bilanci non si fanno sulla base di cinque partite: il Genoa ha sempre giocato bene negli ultimi anni».
Secondo lei l’organico ha bisogno di qualche innesto?
«Potrebbe essere utile un attaccante di peso. Due anni fa c’era Borriello, la scorsa stagione Milito e in casa Genoa sono abituati bene. Una punta di livello farebbe rivivere quelle soddisfazioni».
Andrea Ferrando
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