Una sfida a due facce. Genoa e Livorno si incontreranno per portare avanti due progetti diversi ma ugualmente importanti. Per gli amaranto, è inutile nasconderlo, questa è l’ultima spiaggia. Ma è probabilmente anche l’ultima occasione per i rossoblù di raggiungere un posto in Europa. Fabrizio Lorieri, portiere del Grifone dal 2000 al 2002, spiega a Pianetagenoa1893.net quali saranno le motivazioni delle due squadre.
Che genere di partita si aspetta?
«Il tipo di gioco delle due squadre sarà sicuramente diverso. Quello del Genoa sarà offensivo e divertente come Gasperini ci ha abituati. Il Livorno, invece, dovrà disputare una gara di rimessa. Per i toscani questo è il match della disperazione e sono sicuro che come al solito ci metteranno grande orgoglio. Di certo i valori dei due organici sono diversi: i liguri hanno una rosa eccezionale e partono favoriti».
Per il Livorno è l’ultima possibilità di salvarsi?
«La lotta per non retrocedere coinvolge quattro-cinque squadre. Atalanta, Siena e Livorno sono quelle più a rischio perchè occupano la zona rossa. Anche il Bologna, però, rischia visto che non fa risultato da tre partite e potrebbe essere risucchiato anche se ha qualcosa in più rispetto alle ultime tre. Lazio e Udinese, invece, hanno organici nettamente superiori. Secondo me può ne vedremo delle belle: tutte possono crederci anche perchè ci sono ancora molti punti a disposizione. La formazione guidata da Serse Cosmi, dal canto suo, dovrà inanellare una buona striscia di successi per poter continuare a giocarsela».
Con quale spirito scenderanno in campo gli amaranto?
«Ovviamente non si accontenteranno di ottenere un punto. Dopo un pareggio contestato come quello di domenica scorsa, inoltre, i giocatori avranno voglia di rivincita e saranno battaglieri nonché agguerriti. D’altra parte il Livorno può contare su elementi di grande esperienza, fattore importante in questo finale di stagione».
In che modo gli ospiti potranno mettere in difficoltà il Genoa?
«I rossoblù producono una grande mole di gioco e regalano spettacolo. Certo, in casa i liguri hanno ritmo e mettono in difficoltà chiunque con le proprie manovre offensive. Il Livorno dovrà sfruttare le occasioni che gli capiteranno e giocare in contropiede».
Quali sono i punti deboli dell’undici toscano?
«Il Genoa affronta le partite sempre nello stesso modo e non si preoccupa di chi ha davanti imponendo il suo gioco. I punti che lo dividono dal Livorno, comunque, ne dimostrano le maggiori qualità».
Quanto peserà l’assenza di Sculli per i rossoblù?
«In casa Genoa chiunque venga schierato si esprime su alti livelli. E’ una mancanza importante ma questa squadra è riuscita a sopperire anche a quella di una pedina fondamentale come Marco Rossi. Il centrocampista finora ha disputato un grande campionato ed è il valore aggiunto di questa compagine».
E quelle di Filippini ed Esposito per il Livorno?
«Il primo è un elemento molto esperto e che dà l’anima. In campo presenza, carisma, corsa e qualità di questo giocatore si sentono. E’ sempre così: le defezioni pesano. A mio parere, però, gli amaranto hanno riserve adatte a rimpiazzarli».
Che partita sarà per l’ex genoano Rubinho?
«Se giochi contro i tuoi vecchi compagni dai sempre qualcosa in più. Il brasiliano ha fatto tanto per il Grifone ed è un ottimo portiere. Ma sarà una gara particolare anche per Galante e Amelia. In questo tipo di partite emozioni e motivazioni sono alle stelle ma bisogna pensare alla propria squadra».
A quali obiettivi possono ambire i liguri?
«Negli ultimi anni hanno sempre cercato di puntare in alto. Qualificarsi per le coppe europee sarebbe un obiettivo importante. In lizza, però, ci sono tante squadre e la classifica è corta. In qualsiasi caso a Genova devono essere contenti per il cammino di questa squadra».
Andrea Ferrando
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