ESCLUSIVA PG, Massimo Briaschi: «Destro come me e Criscito come Faccenda per vincere a Napoli»

L'autore del primo gol nel famoso 2-2 del 1982 punta sui due rossoblù per un successo da salvezza. Ma mette in guardia i rossoblù: «Non credo che gli azzurri siano demotivati»

Briaschi
Massimo Briaschi (dalla sua pagina FB)

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«Il mio gol al San Paolo? Ricordo che fu battuto un corner e di testa insaccai il pallone alle spalle di Castellini». Sull’onda dei ricordi, Massimo Briaschi ha raccontato in esclusiva a Pianetagenoa1893,net quel 2-2 di 40 anni fa (cadranno esattamente lunedì prossimo) tra Napoli e Genoa che valse la salvezza ai rossoblù, con il gol decisivo di Mario Faccenda. Era un caldo pomeriggio nella città del sole: nell’allora stadio “San Paolo” (oggi “Diego Armando Maradona”) nacque il gemellaggio tra le due tifoserie, sciolto nel 2019. Arbitrava Luigi Agnolin, uno dei migliori direttori di gara dell’epoca.

Cosa ricorda dopo quel gol dopo soli 3 minuti?

«Avevo segnato l’1-0 a bruciapelo, per noi significava dare corpo alle nostre speranze di restare in serie A. Quella partita era determinante per noi».

E sul 2-1 per il Napoli cosa ricorda? Fu un’atmosfera magica sugli spalti azzurri

«Fu una festa tra tifosi azzurri e genoani che ci seguirono in tanti. Ricordo perfettamente che i tifosi napoletani ci incitavano: il Milan aveva capovolto in pochi minuti il risultato dal 2-0 al 2-3 e noi eravamo in quel momento spacciati. Per fortuna è arrivato nel finale il gol di Mario (NDR: Faccenda) che ha ci ha portati su 2-2. A noi bastava un punto: il pareggio ci ha riportati con i piedi in serie A, mentre i rossoneri scesero in serie B. Ma ricordo ancora con grande emozione il ritorno a Genova in serata».

Massimo Briaschi (Foto Fabio Guastamacchia per Un Cuore Grande Così)

Ce lo può raccontare?

«C’erano oltre 10mila tifosi genoani ad aspettarci all’aeroporto: ci festeggiarono a lungo tra bandiere e sciarpe. Fu un vero e proprio trionfo».

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