ESCLUSIVA PG – Giorgio Guerello: «La Lega deve prendere decisioni trasparenti e uguali per tutti»

L’avvocato membro della Fondazione Genoa: «Devono essere proposte portate in assemblea, votate e decise dai club per evitare dietrologie»

Giorgio Guerello (Foto Pianetagenoa1893.net)

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Mercoledì prossimo dovrebbero arrivare le decisioni per affrontare l’emergenza Coronavirus. La Lega serie A ha infatti convocato per quella data l’assemblea dei 20 club. Interpellato da Pianetagenoa1893.net l’avvocato Giorgio Guerello, membro della Fondazione Genoa, ha auspicato: «Nella vita e nello sport ogni regola va bene, purché valga per tutti. L’errore è stato commesso quando sono state rinviate alcune partite e invece altre no. La cosa sta continuando: tutto ciò provocherà un caos infinito sulle date dei recuperi. Le gare andavano tutte disputate oppure tutte rinviate».

Dopo il “pasticciaccio” degli ultimi giorni, cosa potrebbe accadere?

«A questo punto devono arrivare all’assemblea di mercoledì con delle proposte, altrimenti si riproporrà il caos già durante la prossima settimana»

Dunque, un deciso cambio di rotta?

«Sì: devono essere proposte portate in assemblea, votate e decise dai club. Ma c’è un’altra considerazione da fare».

Prego…

«Non si devono prendere decisioni svolte telefonicamente tra i dirigenti dei club, con il rischio di versioni diverse sulle versioni dei fatti. I provvedimenti vanno presi in modo trasparente, con i suggerimenti di tutti in assemblea: poi si raggiunge con il voto una proposta univoca. In questo modo si elimina il sospetto che le singole decisioni siano prese a vantaggio di un club piuttosto che di un altro: se si raggiunge un’intesa attraverso un dibattito pubblico trasparente, si evita di alimentare la dietrologia italica».

C’è anche la questione delle date dei recuperi: il presidente di Lega serie A Paolo Dal Pino ha aperto alla possibilità di un anticipo rispetto al 13 maggio

«Un calendario così fitto fa sì che sia difficile trovare delle date per i recuperi, anche perché difficilmente si poteva pensare a una situazione di questo genere. C’e però anche da dire che la lunga sosta di Natale ha comportato di non avere spazi per recuperare: ma non solo per il Coronavirus ma anche per qualunque altro avvenimento straordinario. Avere una riserva può servire per affrontare qualsiasi emergenza. A maggior ragione, si sarebbe dovuto prevederli nell’anno degli Europei, poiché ci sono delle date obbligate da rispettare: a cominciare dalla prima gara dell’Italia all’Olimpico a Roma».

Se i club fossero alle strette, meglio anche le porte chiuse?

«Va bene anche le porte chiuse: l’importante è che ci sia un punto fermo a partire da mercoledì e dare un’uniformità di decisioni. Non si deve pensare alle singole zone, dove la situazione può cambiare di settimana in settimana, oppure alle situazioni delle singole squadre: le regole devono valere per tutti»

Il Genoa è stato penalizzato da questa situazione di caos?

«Credo che in questo momento il Genoa fosse in un buon stato di forma, come poche altre squadre. Il fatto stesso che abbiano deciso prima di giocare a porte chiuse a Milano e poi abbiano revocata improvvisamente questa decisione, non ci ha certo agevolato. A maggior ragione, occorrono provvedimenti unici per tutti per evitare confusione».

Occorrerebbe un maggiore coordinamento tra Governo e Lega?

«La Lega dovrà formulare al Governo una proposta precisa, ma ragionevole: non dovrà essere contraria alle disposizioni sulla sanità pubblica, ma devono andare nel solco tracciato da queste ultime e coordinarsi. Decidere settimana per settimana sarebbe deleterio».

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