ESCLUSIVA PG, DI CAMPLI: “Favilli, è il tuo momento. Il peggio è passato”

"Mi danno del pazzo ma sono certo che Andrea vestirà la maglia Azzurra" spiega l'agente del centravanti rossoblù

Favilli Pereira
Favilli e Pereira (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Donato Di Campli. L’agente di Andrea Favilli presenta il centravanti che guiderà l’attacco del Grifone contro il Milan.

Quando conobbe Favilli? «Era il 2015, il Livorno di Spinelli lo prestò all’Ascoli dopo il mancato riscatto della Juventus. Fin da subito ho conosciuto un bravo ragazzo e un professionista esemplare che cura ogni dettaglio: ad esempio, è seguito da un fisioterapista personale. È un maniaco della perfezione, dalla preparazione atletica fino al regime alimentare seguito in maniera rigorosa. Favilli è un ventunenne atipico, preferisce stare a casa e recuperare anziché andare in discoteca».

E’ arrivato al Genoa con un anno di ritardo? «Ci fu un sondaggio già nel 2017 ma l’intreccio di mercato tra Juventus ed Ascoli complicò la trattativa. Favilli preferì tornare a Torino, anche per una rivincita personale. La tournée americana della scorsa estate, che lo vide protagonista con tre gol, non lo illuse: alla Juve lo standard qualitativo è altissimo. Kean, tanto per dirne uno, gioca una volta ogni venti partite».

Come sta Andrea? «Fisicamente sta bene, l’intervento al ginocchio è perfettamente riuscito. Mi sono preoccupato molto tra ottobre e novembre, quando gli facevano fare gli squat sulla gamba operata. I due mesi di carichi pesanti gli hanno procurato una forte infiammazione al ginocchio con versamento di liquido che lo ha tenuto fermo per sei partite. Il peggio, però, è passato».

Adesso è il suo momento, complice la squalifica di Piatek. E non solo… «Ha talmente voglia di dimostrare chi è che domani se li porterà dietro tutti. L’eredità di Piatek non sarà un problema. Rammento che in estate le gerarchie erano ribaltate: Favilli era la prima scelta, il polacco la seconda. L’esplosione di Piatek ha oscurato la crescita di Andrea, travagliata anche dalla ricaduta muscolare. È prontissimo ad assumersi le responsabilità del ruolo».

La struttura fisica è quella di Thomas Skuhravy. «Vado cauto con i paragoni, anche se mi sembra che Favilli abbia più tecnica dell’ex centravanti ceco. Andrea ha una voglia matta di essere titolare del Genoa, non vede l’ora. Molti mi danno del pazzo ma sono certo che a breve Favilli andrà in Nazionale. Mister Prandelli lo stima e lo userà nel migliore dei modi. Dal profondo del mio cuore gli auguro una doppietta al Milan».

Alessandro Legnazzi

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