ESCLUSIVA PG, BORGHI: «Alla scoperta di De La Vega, Gaich e Amione»

«Gaich è un portento fisico come Palermo, Amione deve essere meno irruente» spiega il commentatore di DAZN

De La Vega
Pedro De La Vega (frame di You Tube)

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Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Stefano Borghi, giornalista e profondo conoscitore del calcio sudamericano. Il suo parere su tre obiettivi di mercato del Genoa: De La Vega, Gaich e Amione. Conosciamoli assieme alla voce di DAZN.

Chi è Pedro De La Vega? «Un ragazzo del 2001 del Lanus che considero un grande talento di prospettiva. È stato convocato dall’Argentina per il Mondiale Under 20 sottoleva di due anni giocando titolare, tra l’altro, la prima partita. De La Vega è già conosciuto in patria nonostante la giovane età. Ha tecnica, spavalderia ma applicazione. Finora il suo ruolo naturale è all’ala sinistra per sfruttare il rientro sul destro anche se in Nazionale è stato impiegato a destra».

Adolfo Gaich è una prima punta. «Assolutamente sì, per struttura fisica ricorda un giovane Martin Palermo. Gaich è un classe ’99 del San Lorenzo che non ha una grazia infinita nei movimenti ma partecipa alla costruzione negli ultimi metri come devono fare gli attaccanti moderni. Forte di testa, sufficientemente freddo in area di rigore, attacca la profondità e accorcia: a vent’anni non sono caratteristiche comuni».

Bruno Amione può compiere lo stesso percorso di Romero? «Gioca nel Belgrano come il “Cuti” del Genoa e condivide lo stesso ruolo. Amione non ha ancora debuttato in prima squadra, anche perché stiamo parlando di un 2002. L’identikit parla di un difensore centrale mancino, rapido e fisicamente prestante per fare il marcatore e segnare di testa. Deve essere meno irruente nelle entrate proprio come Romero. Nelle giovanili mi ha suscitato un’ottima impressione».

Genova e il Genoa si confermano il porto d’approdo degli argentini. «È la conferma che il vecchio Grifo ha più di un collegamento con Buenos Aires, non solo a livello storico. A memoria solo il Catania negli ultimi quindici anni ha lanciato così tanti argentini: una volta il Cholo Simeone ne schierò addirittura nove su undici».

Alessandro Legnazzi

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