ENRICO PREZIOSI: «Non vogliamo disputare un campionato anonimo»

Intervenuto telefonicamente a "Gradinata Nord", il presidente rossoblù ha svariato dalla situazione in campionato al mercato, passando per il nodo del campo d'allenamento


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Soddisfatto ed ottimista. Il presidente del Genoa Enrico Preziosi, intervenuto telefonicamente alla trasmissione di Primocanale Sport “Gradinata Nord”, ha fatto il punto sul presente e sul futuro della squadra e non solo.

«Contro il Bologna abbiamo sprecato una grande occasione – ha ricordato – e già durante la gara ho avuto la sensazione che avremmo perso perché vedevo che le cose non giravano nel verso giusto. A Milano abbiamo avuto una grande reazione, giocando in undici per lo stesso obiettivo».

Nel mese di marzo il Genoa si giocherà molto considerando i tre scontri diretti ravvicinati.

«Non vogliamo disputare un campionato anonimo – ha ribadito – Le partite contro Cagliari, Fiorentina e Palermo? Non azzardo a fare pronostici ma sottolineo che il Cagliari è più forte del Bologna».

Una nota negativa ed una molto positiva sono le principali eredità della partita contro l’Inter.

«Dispiace per Jankovic che dovrà star fuori ancora un mese ma Palladino sta bene e spero possa darci il suo apporto – ha sostenuto – Acquafresca, inoltre, sta bene e spero possa darci una mano determinante. Bocchetti? E’ un giocatore molto importante. Ha avuto qualche momento di appannamento ed è stato fuori a causa di qualche errore ma quando tiene la concentrazione alta è un difensore eccezionale».

Il presidente ha inoltre anticipato qualche strategia in vista del mercato estivo.

«Per la prossima campagna acquisti dovremo valutare le comproprietà di Criscito, Palladino e Jankovic – ha puntualizzato – ma l’intenzione è quella di mantenere l’attuale assetto, con pochi cambiamenti. I grandi cambiamenti ci sono stati dalla serie C alla B e dalla B alla A. Adesso vogliamo consolidare il gruppo preesistente. Pinilla? E’ un ragazzo che seguiamo dalla terza di campionato. I contatti sono aperti anche se non si tratta per forza del giocatore dei nostri sogni. Stiamo valutando il da farsi ma non possiamo nascondere che ci interessi».

L’ultima riflessione riguarda le possibili novità sul campo di allenamento.

«Pegli non è più sufficiente – ha ammesso – e, per fortuna, su questo argomento possiamo scegliere in totale autonomia».

 

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