Ed ecco a voi “Nato per vincere”, il video degli Absolut dedicato a Perin

“Ero molto piccolo, avevo 12-13 anni. Giocavo in una squadra della mia città natale, Latina…”. Iniziacon la voce di Mattia Perin il video a lui dedicato dagli Absolut, girato interamente al Ferraris, il Tempio di tutti i genoani. Un tributo al portiere del Genoa che viene pubblicato in un momento non facile della sua carriera, […]


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“Ero molto piccolo, avevo 12-13 anni. Giocavo in una squadra della mia città natale, Latina…”. Iniziacon la voce di Mattia Perin il video a lui dedicato dagli Absolut, girato interamente al Ferraris, il Tempio di tutti i genoani. Un tributo al portiere del Genoa che viene pubblicato in un momento non facile della sua carriera, a causa dell’infortunio al ginocchio che lo ha costretto a subire un intervento chirurgico. “Nato per vincere” è il titolo del rap tutto rossoblù cantato dai tre ragazzi concittadini del giocatore: Alberto D’Annizzo, Michele Orlando e il dj Andrea Bruzzese. “Ed eccoci con il video…grazie mille ragazzi, è stata davvero una bella sorpresa!” ha ringraziato Gattoperin da Facebook. Non resta che cliccare e gustare il video in tutta la sua bellezza. A proposito, volete cantare? Ecco il testo:

“Nato per vincere da solo su sta strada. Da bambino mi impegnavo e mi allenavo alla parata. Mi hanno detto troppo lunga e troppo alta la scalata. Sono diventato un uomo e la mia vita l’ho cambiata. Nato per vincere da quando fra ho iniziato. Sono arrivato al top ma il successo l’ho sudato. Il mondo che mi vede che mi tifa e lo sai il bello? Per quanto provi non puoi mai confondermi all’agnello 15 anni giù a Marassi. Scelgo il grifone. Poco più avanti quella maglia col mio cognome. Colgo l’occasione. Sono nato per questo sono stato scelto. Volo come un Airone. Ricordo da bambino tutte le partite con mio padre quanto amavo vedere le squadre in campo giocare. Adesso che in campo ci sono io è lo stesso. Ricordo quei momenti come fosse adesso. Vola in alto. Come non l’hai fatto mai, senza più limiti certi sfida la gravità, come un campione che sa quello che vuole non è calcio di rigore di certo che lo spaventerà. Stringi i denti poi stringi i guanti stoppa quel pallone. Allenamento ogni giorno anche sotto il sole, da ragazzino a giocare con le ginocchia sbucciate, ora difesa schierata ma voi di qui non passate no. In tanti mi hanno detto lascia stare, il calcio è come una guerra, ti serve un arsenale. Non c’è più tempo corri dobbiamo partire. Ma dove andiamo? Tra poco atterriamo in Brasile. Lo stadio è pieno di gente che grida forte il tuo nome. Non puoi deluderla mai, in questo sei un campione. Quando sei giù di morale alza la testa al sole. Cento pecore sai non valgon quanto un leone, no non valgon quanto un leone”.

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