COSA VA/COSA NON VA – Dalla fascia al centro: geometrie Genoa. Toro matato

Il Genoa vince e conquista tre punti fondamentali, se non decisivi, in chiave salvezza. Diciotto punti ottenuti nelle ultime undici partite, un dato non casuale che mette in luce il gran lavoro fatto da Gasperini e la maturazione tecnico-tattica della squadra. Contro il Torino i rossoblu soffrono nei primi venti minuti, poi il cambio di […]


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Il Genoa vince e conquista tre punti fondamentali, se non decisivi, in chiave salvezza. Diciotto punti ottenuti nelle ultime undici partite, un dato non casuale che mette in luce il gran lavoro fatto da Gasperini e la maturazione tecnico-tattica della squadra. Contro il Torino i rossoblu soffrono nei primi venti minuti, poi il cambio di marcia che da vita a una partita, l’ennesima, che resterà nella memoria della tifoseria. Pronti via e il Grifone va sotto di due reti, due gioielli dell’ex Immobile (una delle quali viziate da fuorigioco) che avevano riavvicinato alcuni spettri del recente passato, ma Pandev e compagni non si demoralizzano e iniziano a scalare la montagna della rimonta. Cerci sigla due rigori con la freddezza che lo contraddistingue e nel secondo tempo Rigoni, subentrato a Laxalt, sigla il 3 a 2 con un colpo di testa arrivato sugli sviluppi di una punizione di Suso.

Tatticamente si è visto un Genoa perfetto. Nel primo tempo Gabriel Silva, schierato a sorpresa, si dimostra prezioso nel bloccare le pericolose progressioni di Acquah. Il giocatore Brasiliano ha consentito a Laxalt di rifiatare in fase difensiva, consentendogli di provare più volte l’inserimento in area.

Nella ripresa entra Rigoni e il grifone cambia la sua strategia, vengono cercate meno le corsie laterali e ci si concentra sulle “imbucate” centrali, marchio di fabbrica del centrocampista classe 84′, e proprio dalla sua testa arriva il goal decisivo. Perin con la mano di richiamo impedisce al Toro di pareggiare grazie a una parata da copertina.

COSA VA

Prestazione di forza e carattere. Si è visto un ottimo Genoa sia a livello tecnico, sia a livello tattico. Gasperini l’uomo in più

Cerci segna il suo quarto goal con la maglia rossoblu, un dato prezioso viste le difficoltà avute dal grifone quest’anno in fase realizzativa

Buono il lavoro della difesa, poche le distrazioni nonostante la pericolosità dei “clienti” avversari. Forse Burdisso leggermente in ritardo sulla chiusura su Immobile in occasione della prima rete, ma il passaggio di Belotti è stato servito con il contagiri.

Pandev cresce di gara in gara. Prestazione di grande intensità e il Ferraris gli riserva il giusto tributo

Sempre parlando di singoli, da sottolineare le prestazioni ottime di Ansaldi e Izzo.

COSA NON VA

Nel primo tempo si è cercato spesso l’ultimo passaggio prima di concludere verso la porta

Riccardo Cabona

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