COSA VA, COSA NON VA: il Genoa cade al Mapei. Questa volta nessuna rimonta

Il Grifone crolla sotto il peso della sua inefficacia in zona gol, bello a vedersi in fase di costruzione, ma sterile negli ultimi trenta metri

Lirola Laxalt
Contrasto tra Lirola e Laxalt durante Sassuolo-Genoa CFC (Giuseppe Bellini/Getty Images)

Sconfitta che sa di ridimensionamento. Al Mapei Stadium il Genoa crolla sotto il peso della sua inefficacia in zona gol, bello a vedersi in fase di costruzione, ma sterile negli ultimi trenta metri. Gakpè non è riuscito a supportare al meglio un isolato Pavoletti, Irruento su Defrel in occasione del rigore concesso ai neroverdi, mente si è visto un Lazovic in netta crescita, sempre più a suo agio nel nuovo ruolo di tornante.
Questa volta gli uomini di Jurić non sono riusciti a rimontare lo “schiaffo” subito, tutto sommato era statisticamente difficile ribaltare per la terza volta in quattro partite (se contiamo anche quella con la Fiorentina) un passivo di uno a zero. Lo spirito va bene, ma non sempre la reazione può concretizzarsi nella rimonta, soprattutto in campi ostici contro formazioni consolidate nella categoria. Naturalmente non è tutto da buttare, per cinquantacinque minuti si è visto un Genoa ben messo in campo. Peccato per l’occasione sprecata. Adesso il Napoli.
COSA VA
Orban sembra confermarsi un difensore di sicuro affidamento. Roccioso, anche se in alcuni casi troppo irruento.
Bene Lazovic, il più pericoloso dei suoi. Bravo in copertura, spesso si porta sul fondo per cercare il cross.
Veloso disputa una partita di discreto livello, peccato per il rosso che macchia la sua prestazione. Impensierisce due volte Consigli da fuori area.
Perin sembra aver recuperato l’infortunio. Protagonista di una doppia parata strepitosa.
Cosa non va 
Confidare sulla reazione non può bastare. Il Genoa ha giocato una buona gara, almeno fino al decimo del secondo tempo, ma per la terza volta in quattro gare passa in svantaggio.
Pavoletti non è stato supportato a sufficienza. Gakpè poco concreto, nonostante si sia sacrificato in copertura. Si attende Ocampos, giocatore potenzialmente capace di far cambiare passo alla squadra
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.