Correva l’anno 2015: alla doppietta dell’ex Toni il Genoa rispose servendo il pokerissimo all’Hellas Verona

I rossoblù di Gasperini stesero gli scaligeri con un autogol di Agostini, doppietta di Niang, gol di Bertolacci e Perotti

Iago Falque apre le marcature con il Parma nel 2015

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Domenica 15 febbraio 2015 al “Luigi Ferraris” il Genoa, a cui la vittoria interna mancava dall’1-0 al Milan di domenica 7 dicembre 2014 (a cui avevano fatto seguito una sconfitta e tre pareggi), con cinque reti all’Hellas Verona stabilì il record stagionale di segnature (eguagliato nella vittoria interna per 5-1 sul Torino di lunedì 11 maggio) in quella sua finora ultima brillante stagione agonistica, conclusa con il sesto posto in Campionato.

Dopo soli nove minuti di gioco i padroni di casa passarono in vantaggio per un maldestro intervento di destro dalla riga della linea orizzontale dell’area di porta di Alessandro Agostini (tratto in inganno dalla mancata deviazione verso la porta dello spagnolo Iago Falqué Silva «Iago Falque») su cross rasoterra dalla sinistra del francese naturalizzato marocchino Zakarya «la Tigre» Bergdich (esordiente nel Genoa), che aveva superato in velocità l’ex rossoblù Eros «il Veterano» Pisano. Due minuti dopo con una deviazione con il tacco destro del francese di nascita da genitori senegalesi M’baye «Forever young» Babacar Niang su cross radente dalla destra dell’argentino Diego «el Monito» Perotti Almeira (quel giorno schiaerato da Gian Piero «Gasperson» Gasperini in posizione di «falso nueve»), i padroni di casa sfiorarono la rete del 2-0 (il portiere degli scaligeri, Francesco Benussi, non si fece cogliere impreparato alla parata) ottenuta già al 12’ con un tocco volante di destro da quattro metri dell’ala sinistra di colore su cross dalla destra di «Iago Falque», che aveva ricevuto in una non rilevata posizione di fuorigioco il passaggio in profondità del brasiliano Edenilson Andrade dos Santos «Edenilson», un cui errore in disimpegno due minuti dopo avrebbe innescato un’azione d’attacco dei veronesi conclusa con un tiro da distanza ravvicinata dell’argentino Juán Ignacio «Juánito» Gómez Taleb, che venne prima deviato dal portiere Mattia «Airone» Perin in uscita bassa e poi messo sul fondo dal difensore italo-francese Sebastien De Maio (il calcio d’angolo battuto dalla destra dal greco Lazaros «il Muratore» Christodoulopoulos diede modo all’ex rossoblù Luca «Toni e furmini» Toni di «accorciare le distanze» con un colpo di testa da sei metri). Al 29’, però, i rossoblù ripristinarono il ventaggio di due reti di scarto con un colpo di testa di Babacar Niang (alla sua prima doppietta in Serie A), che, su cross dalla destra di «Edenilson», sovrastò nello stacco aereo il difensore centrale ellenico Vangelis Moras, mandando il pallone nell’angolino alto alla destra di Benussi.

Un minuto dopo che il suo portiere aveva parato a terra una conclusione di destro da diciassette minuti di Perotti Almeira, al 12’ della ripresa l’Hellas Verona, dopo aver sorpreso in contropiede gli avversari, nuovamente «accorciò le distanze» con un tocco di sinistro da otto metri di Toni su passaggio dell’islandese Emil «Ghiaccio bollente» Halfredsson, che cinque minuti dopo servì Gómez, la cui conclusione di esterno sinistro da posizione defilata ad undici metri dalla linea di fondo destinata a «togliere la ragnatela» alla porta genoana venne mandata ad infrangersi contro il palo destro da un tocco con le dita esterne della mano destra tanto impercettibile quanto decisivo di Perin. Per la legge non scritta del calcio del «goal fallito, goal subito!» i veronesi subirono al 20’ la rete del 4-2 da parte di Andrea «Berto» Bertolacci con un diagonale di interno sinistro da sedici metri nell’angolino sinistro della porta, che intempestivamente ed inutilmente il difensore centrale di sinistra, il messicano Rafael «Rafa» Márquez Álvarez, aveva cercato di ribattere con la gamba destra. Al 40’, dodici minuti dopo che era entrato per la prima volta in campo tra le fila del Genoa, facendo il suo ingresso al posto di Babacar M’Baye, Leonardo «Pavo-goal» Pavoletti, Perotti Almeira, approfittando di una leggerezza in disimpegno del danese Fredrik Hillesborg «Lago» Sørensen, fissò sul 5-2 il risultato dell’incontro con un tiro ad effetto di piatto destro da posizione defilata a dieci metri dalla linea di fondo indirizzato nello stesso punto della porta in cui era entrato quello di Bertolacci.

TABELLINO

Genova, domenica 15 febbraio 2015, “Stadio Luigi Ferraris”, ore 15:00

Genoa-Hellas Verona 5-2 [XXIII giornata del Campionato Italiano di Serie A 2014/2015]

Arbitro: Damato [Barletta (BA)]

Spettatori: Diciottomila circa.

Marcatori: nel 1° tempo al 9’ autorete di A. Agostini (pro G), al 12’ Niang (G), al 20’ Toni (V), al 29’ Niang (G); nel 2° tempo al 12’ Toni (V), al 20’ Bertolacci (G), al 40’ D. Perotti (G)

Genoa (3-4-3): 1 Perin; 14 Roncaglia, 4 De Maio, 5 Izzo; 21 Edenilson, 91 Bertolacci, 33 Kucka, 18 Bergdich (dal 19’ del 2° T.: 93 Laxalt); 24 Iago Falque (dal 42’ del 2° T.: 38 Mandragora), 10 D. Perotti, 11 Niang (dal 28’ del 2° T.: 19 Pavoletti). Allenatore: Gasperini.

Verona (4-3-3): 22 F. Benussi; 3 E. Pisano, 18 Moras (dal 39’ del 1° T.: 5 Sørensen), 25 Márquez, 33 A. Agostini; 19 L. Greco, 77 Tachtsidis, 10 Halfredsson (dal 29’ del 2° T.: 20 Ionita); 20 Christodoulopoulos, 9 Toni, 21 J. Gómez (dal 37’ del 2° T.: 17 N. Lopez). Allenatore: Mandorlini sr..

Note: In Gradinata Nord viene esposto dal Gruppo Meroni lo striscione ANTONINI, SIAMO CON TE! in segno di solidarietà con il giocatore rossoblù messo fuori squadra. Niang (G) aveva giocato nel Milan fino a domenica 18 gennaio 2015, quando nella partita interna contro l’Atalanta, persa 0-1, era subentrato al 31’ del 2° T. a Montolivo; Pavoletti (G) aveva giocato nel Sassuolo fino a sabato 24 gennaio 2015, quando nell’incontro esterno con il Cagliari, perso 1-2, era subentrato al 40’ del 2° T. a Magnanelli; E. Pisano (V) aveva giocato nel Palermo fino a domenica 9 novembre 2014, quando nella partita pareggiata in casa 1-1 contro il Cagliari era stato sostituito al 33’ del 2° T. da R. Vitiello; L. Greco (V) aveva giocato nel Genoa fino a domenica 21 dicembre 1914, quando nell’incontro esterno con il Torino, perso 1-2, era subentrato al 1’’ del 2° T. a Bertolacci.

Stefano Massa

(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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