Correva l’anno 1904: nasce Levratto lo “sfondareti”

Con lui, il Genoa ottenne un secondo posto nel campionato 1929-1930

Felice Levratto

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

26 ottobre 1904.
Nasceva Virgilio Felice Levratto. Ecco due foto del bomber che sfondava le reti.
Nella prima siamo alle Olimpiadi di Parigi del ’24 e si vede la nazionale italiana guidata da William Garbutt e Vittorio Pozzo (in borghese ai due estremi della fila in piedi). Oltre a loro, si riconoscono anche il portiere De Prà, De Vecchi e, nella fila centrale, Barbieri (primo a sinistra). Invece, Levratto (ai tempi, ancora in forza al Vado, squadra con cui aveva La Coppa Italia) è il primo in basso seduto, partendo da destra.

La nazionale del 1924: Levratto è il primo in basso seduto, partendo da destra

La seconda foto risale ad un Genoa-Bologna della stagione 31-32. Vittoria del Genoa, per 3 a 2, su un terreno a dir poco proibitivo a causa della forte pioggia. Insieme a Levratto si vede Elvio Banchero.

Levratto con Elvio Banchero in un Genoa-Bologna nella stagione 1931-32

La formazione italiana immortalata nella foto del 1924 dovrebbe essere quella che giocò contro il Lussemburgo. In quell’incontro Levratto, allora diciannovenne, stordì il portiere avversario Bausch colpendolo in pieno volto con una potente pallonata.
Nella foto manca Burlando, assente nella partita col Lussemburgo ma presente nel match precedente con la Spagna e nel successivo con la Svizzera.
Poco dopo le Olimpiadi, Levratto dovette svolgere il servizio militare a Verona e per mantenere forma e ritmo partita chiese di poter giocare con il club di quella città che, ovviamente, fu ben felice di accoglierlo. Al suo esordio col Verona, i veneti persero 6 a 2 con la Reggiana, ma Levratto segnò una doppietta. Il suo bilancio di bomber col Verona fu di 15 gol in 20 partite.
A fine stagione della stagione 1924-1925, Levratto passò al Genoa e ci restò fino al 1932. Poi Ambrosiana-Inter e Lazio.
Con lui, il Genoa ottenne un secondo posto nel campionato 1929-1930. Dopo le famose vicende del ’25, quella è probabilmente la stagione in cui il Genoa è andato più vicino alla Stella: Ambrosiana-Inter prima a 50 punti e Genova 1893 secondo a 48.
A quattro giornate dalla fine del campionato, l’Ambrosiana è prima in classifica a 45 punti. Genova e Juventus sono secondi a 41. L’8 giugno, il Genoa vince due a zero con la Juve mentre l’Ambrosiana perde col Torino. In questo modo i rossoblù si portano a soli 2 punti dalla capolista, con la speranza di poterla agganciare in caso di vittoria nel turno successivo. Turno che prevede proprio Ambrosiana-Genova a Milano. E il Genoa va non vicino ma vicinissimo a quel traguardo: conduce 2 a 0 per buona parte dell’incontro, si fa rimontare a causa di un giovane ma incontenibile Meazza e poi sul 3 a 3 beneficia di un rigore a 2 minuti dal termine.
Secondo le ricostruzioni, sul 3 a 3, a due minuti dalla fine, Levratto non se la sente di tirare, sul dischetto va Banchero che sbaglia il tiro.
Quel giorno, a Milano, ci fu anche il crollo di una tribuna con decine di spettatori feriti.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.