Correva l’anno 2012: il Chievo con un gol di Théréau inguaia i rossoblù

Domenica 19 febbraio 2012 il ChievoVerona vinse per la seconda volta consecutiva a Genova contro i rossoblù (dopo aver conquistato il successo domenica 12 settembre 2010, gli scaligeri avrebbero poi ottenuto la terza ed ultima vittoria della serie domenica 2 dicembre 2012, imponendosi per 4-2). Nelle fasi iniziali di gioco si notò una prevalenza territoriale […]


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Domenica 19 febbraio 2012 il ChievoVerona vinse per la seconda volta consecutiva a Genova contro i rossoblù (dopo aver conquistato il successo domenica 12 settembre 2010, gli scaligeri avrebbero poi ottenuto la terza ed ultima vittoria della serie domenica 2 dicembre 2012, imponendosi per 4-2). Nelle fasi iniziali di gioco si notò una prevalenza territoriale del Genoa, ma anche una certa pericolosità nelle azioni di rimessa da parte della formazione ospite, che passò improvvisamente in vantaggio al 29’ del 1° tempo con un rasoterra del francese Cyril Théréau, ben smarcato nel cuore dell’area di rigore rossoblù da Sergio «Pelobomber» Pellissier.

La reazione dei padroni di casa non fu certo veeemente e produsse nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione di gioco solamente un colpo di testa al 42’ di Giuseppe «Beppe» Sculli, su calcio d’angolo battuto dal portoghese Miguel Luis Pinto Veloso, che non sorprese il portiere clivense Stefano «Iron Man» Sorrentino jr., pronto ad opporsi in tuffo. Nella ripresa un’altra punizione del regista lusitano, all’8’ mise lo slovacco Juraj «Kuco» Kucka di colpire il pallone di testa, fornendo un invitante assist che non venne sfruttato dai suoi compagni di squadra. Quattro minuti dopo una verticalizzazione dell’argentino Rodrigo «el Trenza» Palacio mise il serbo Bosko «l’uomo di tacco» Janković in condizioni di presentarsi solo davanti a Sorrentino jr, che gli ribatté la conclusione. Al 29’ ci furono tre sostituzioni: tra le fila del Genoa uscì l’acciaccato Kucka, rilevato dall’argentino Fernando Daniel Belluschi, mentre il ChievoVerona sostituì il brasiliano Luciano Siqueira de Oliveira «Luciano» con il ceco Kamil Vacek e il peruviano Paulo Rinaldo Cruzado Durand con Nicholas Frey II, fratello minore del portiere genoano Sebastien «Saracinesca» Frey.

Una bella dimostrazione di sportività fu data dal pubblico genoano (che a fine partita avrebbe duramente contestato i giocatori per la deludente prova offerta e per la preoccupante situazione di classifica in cui la formazione era precipitata), quando applaudì al 36’ l’entrata in campo, al posto dell’autore dell’unica rete di giornata, di Alberto «Gianburrasca» Paloschi, che nove minuti dopo si sarebbe visto bloccare da Frey I una pericolosa girata. Anche Palacio tentò al 47’ con un simile gesto tecnico di salvare in extremis il Genoa dalla sconfitta, ma il pallone terminò alto.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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