Correva l’anno 1925: il Genoa vinse a Bologna la prima delle cinque finali della Lega Nord

Il tema tattico che aveva caratterizzato gli incontri tra il Bologna e il Genoa, che voleva la squadra emiliana all’attacco con le sue trame elaborate e quella ligure arroccata in difesa e pronta a ripartire in contropiede, si ripropose in maniera ancor più accentuata nella sfida di domenica 24 maggio 1925 (giorno del Decennale dell’entrata […]


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Il tema tattico che aveva caratterizzato gli incontri tra il Bologna e il Genoa, che voleva la squadra emiliana all’attacco con le sue trame elaborate e quella ligure arroccata in difesa e pronta a ripartire in contropiede, si ripropose in maniera ancor più accentuata nella sfida di domenica 24 maggio 1925 (giorno del Decennale dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra), che fu il primo capitolo della Finale della Lega del Nord, una sorta di «romanzo» a puntate che si sarebbe concluso solamente, tra roventi polemiche, nella mattinata di domenica 9 agosto 1925 a Milano a favore del Bologna.

I padroni di casa ebbero il controllo delle operazioni per larga parte dell’incontro, ma vennero sconfitti dai più esperti rivali, che poterono contare su un portiere (Giovanni «Ragno» De Prà) e due terzini (Antonio «Delfo» Bellini e Renzo «il Figlio di Dio» De Vecchi) in giornata di grazia. Al 12’ del 2° tempo Emilio Aristodemo «Maia» Santamaria I ruppe l’assedio felsineo con un’incursione sulla sinistra, che lo portò, dopo il superamento in dribbling di Alberto Giordani e Giovanni Borgato, ad operare un traversone sul quale non intervenne Edordo Catto, ma si fece trovare pronto Cesare «Cesarino» Alberti II (tesserato dal Genoa ad inizio stagione perché la sua carriera era stata giudicata finita dalla dirigenza felsinea, in quanto infortunato a un menisco), che con un tiro a mezza altezza segnò la classica rete dell’ex.

Al 41’ un’altra azione di contropiede, quella volta sulla destra, con Ettore Neri ad ispirarla, fece giungere il pallone al centro a Catto, che, superati Gastone «il centromediano in frack» Baldi e Felice «Gisto» Gasperi, prevenì l’intervento di Borgato, facendo partire un tiro angolatissimo che vanificò il tuffo di Mario «Gatto magico» Gianni III. Due minuti dopo Angiolino «Anzlèn» Schiavio Stoppani, raccogliendo un cross di Alberto Pozzi, batté da distanza ravvicinata De Prà, fissando il risultato sul 2-1 per il Genoa.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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