Simone Calvani è l’uomo match che ha regalato al Genoa il successo per 1-0 sul Pordenone. Il portiere rossoblù ha sfoderato una gran parata su un calcio di rigore per gli ospiti, salvando così il risultato: vale tre punti e il primato consolidato in classifica.
Il Genoa non prende gol da 394 minuti: Calvani, il merito è anche suo, ha fatto una gran parata.
«Sì, è merito anche mio, però bisogna vedere tutto il lavoro della squadra e della difesa. Comunque ci siamo, combattiamo: dopo che facciamo gol abbiamo ci mettiamo cattiveria, non vogliamo prendere gol e andiamo su ogni seconda palla».
Qual è stato il lato più difficile del suo intervento?
«Prima della battuta del rigore ho cercato di stuzzicare un po’ l’attaccante. Lui mi guardava e sorrideva, però ero sicuro che l’avrebbe tirato lì e mi sono lanciato sul pallone alla mia destra».
É il primo rigore che para in Primavera quest’anno?
«Sì, è il primo».
Ha la caratteristiche del “pararigori”?
«Ogni venerdì proviamo i rigori: un po’ ne paro, un po’ mi fanno gol i miei compagni che sono molto bravi».
Ha un suo idolo tra i portieri?
«Sì, guardo molto Alisson: è stato alla Roma e sta facendo una carriera stupenda».
Calvani, si sente un portiere moderno? Cioè di quelli a cui viene molto richiesto di giocare con i piedi?
«Sì, anche mister Agostini mi chiede di giocare con i piedi, di impostare: a me piace molto farlo».