Alla scoperta dei Genoa Club toscani: Firenze, Follonica e Isola del Giglio

Le storie di genovesità e genoanità si intrecciano con il territorio toscano


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Il Genoa Club Follonica

Club Follonica
Il Genoa Club Follonica (foto di GC Follonica)

…era il 1955, avevo nove anni e feci la prima comunione… cravatta con l’elastico, completino di vigogna grigio con pantaloni corti, fatto da mia madre. Vennero tutti quel giorno, anche il mio zio greco, marito di zia Teresa, che per regalo mi portò a vedere il Genoa che perse 8-0 col Milan. È possibile che la mia inclinazione verso i più deboli si sia materializzata proprio con quella partita. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di aiutare il povero Franzosi. Quel portiere era disperato. Green, Liedholm, Nordhal e Schiaffino furono per lui un vero incubo. Non era giusto infierire in quel modo!! E poi era la mia festa. Ma nessuno mi ascoltò ed io diventai ateo e… tremendamente Genoano…

… ad aprile riscossi la mia prima pensione… a giugno il mio Genoa precipitò in C1 per illecito sportivo. Era il campionato 2004-2005. Non voglio entrare nel merito di questa vicenda, che mi riporterebbe ad uno sproloquio volgarissimo, ma subito mi sentii investito del compito di restituire legittima dignità alla Squadra del mio cuore, così pesantemente abusata da un manipolo di avventurieri senza scrupoli. Per una strana coincidenza… fu il Genoa a venire da me, in ritiro a Pian di Mucini (Massa Marittima), grazie all’allenatore Donadoni, che l’anno prima era stato in quella struttura con il Livorno. Io presi contatti con lui, il ds Donatelli, Mario Bortolazzi, ed alcuni giocatori rossoblù, tra cui Caccia e Cavallo che mi onorarono con la loro presenza, ed inaugurai il Genoa Club Follonica, con sede al Quartiere Latino. Fu una serata esaltante, che suggellò il mio ininterrotto proselitismo iniziato nel 1969. Dai ricordi lontani dei primi momenti da “esule” genoano in Maremma, a presidente di un Genoa Club da me fondato. Ne avevo fatta di strada!!! Ero riuscito a portare a conclusione un itinerario di genoanità e di passione sportiva che mi dava titolo di fregarmi Grifone autentico, portatore di blasone (il Genoa è la prima squadra di calcio in Italia, fondata dagli inglesi nel 1893), e di competenza calcistica, nonostante il tribolatissimo seguito di una squadra che sempre regalato più sofferenze che gioie, e che ha finito per determinare in me un attaccamento morboso che mi fa scoppiare il cuore ogni domenica.

Le iniziative e le proposte del Quartiere, da quella sera in poi, si sarebbero dotate anche della possibilità di godere dello spettacolo del Tempio (lo stadio Luigi Ferraris, progettato da Renzo Piano, altro esimio genoano come De André, Don Gallo, Frank Sinatra, Moana Pozzi), per assistere al Derby della Lanterna. Gita ambita questa, della quale mi vanto, di aver portato negli anni oltre un centinaio di tifosi con fedi calcistiche diverse da quella rossoblù. E sempre grazie al Genoa Club Follonica, da quel momento verrà data anche al calcio un’ufficialità non più trascurabile.

Per ogni info sul Genoa Club Follonica, contattare il Sig. Giuseppe Venturi: 342-9054503

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