Il “giallo” ad Abbiati uno schiaffo al buon senso

Genoa a tratti disordinato  e a tratti leone. Il grande sforzo fatto nel secondo tempo non è servito per agguantare un pareggio che probabilmente sarebbe risultato stretto contro un Milan che di Milan ha ormai solo il nome e la storia che porta con sé. La parentesi in cui il grifone ha subito il black out […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Genoa a tratti disordinato  e a tratti leone. Il grande sforzo fatto nel secondo tempo non è servito per agguantare un pareggio che probabilmente sarebbe risultato stretto contro un Milan che di Milan ha ormai solo il nome e la storia che porta con sé. La parentesi in cui il grifone ha subito il black out che ha portato alla rete di Taarabt ha reso più semplice la gara dei rossoneri i quali non hanno fatto altro che gestire il risultato e attendere un altro errore dei ragazzi di Gasperini per chiudere definitivamente il match.

Questa sconfitta ricorda molto la beffa incassata  contro la Juventus, quando un gioiello di Pirlo condannó i rossoblu a tornare a casa con zero punti in tasca e tanto rammarico per quella storica occasione gettata alle ortiche in nome della “dura legge del goal” che i genoani conoscono fin troppo bene.

Questa volta i tifosi più critici nei confronti del mister di Grugliasco non sapranno dove aggrapparsi, anche perché gli errori che hanno consentito agli avversari le  reti della vittoria sono arrivate da distrazioni difensive ( di errori non si può parlare) di elementi insospettabili come Burdisso e De Maio. Positivo il fatto che la disfatta del Bentegodi è stata ampliamente riscattata, purtroppo invertendo l’ordine degli addendi il risultato non è cambiato e il Genoa ha sbattuto contro il muro della strana logica matematica del calcio nella quale incappa spesso il vecchio balordo, ovvero degli episodi favorevoli che difficilmente girano a favore; se il Genoa avesse giocato la gara del Milan probabilmente avrebbe perso con un margine maggiore. Uscendo dal Ferraris sentivo molti tifosi condannare l’operato di Banti. Che dire? Non penso che il fischietto livornese abbia influito sul risultato, ma il giallo ad abbiati mostrato solo al ’90 è uno schiaffo al buon senso, infatti il portiere ha iniziato a perdere tempo già dal ventesimo della prima frazione di gioco. Un’allegra presa in giro passata inosservata all’arbitro che ha fatto infuriare i tifosi presenti, in primis il presidente Preziosi. Se questo Milan è in corsa per un posto utile in chiave europea allora il grifone non ha nulla da invidiargli, anzi sono i rossoneri che dovrebbero rosicare a non avere un pubblico come quello visto ieri sera: ancora una volta la Gradinata Nord si è confermata uno spettacolo.

Se il detto non è tutto ora ciò che luccica è vero, è altrettanto corretto sostenere che non tutto ciò che non luccica non è oro, o un qualcosa altrettanto prezioso e da questo bisogna ripartite perché la stagione non è finita e l’obiettivo stagionale da raggiungere è a una manciata di punti di distanza.

Riccardo Cabona

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.