TESSERA TIFOSO/Abete: «Avremmo preferito che fosse facoltativa»

»La tessera del tifoso? Avremmo preferito fosse facoltativa, con le società che possono avere maggiore o minore celerità ad attivare questo discorso. Una volta che invece la tessera è obbligatoria, bisogna valorizzarne le positivitë. Lo ha detto Giancarlo Abete, presidente della Figc, intervenuto a »24 Mattino« su Radio 24 per parlare di violenza nel calcio […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

»La tessera del tifoso? Avremmo preferito fosse facoltativa, con le società che possono avere maggiore o minore celerità ad attivare questo discorso. Una volta che invece la tessera è obbligatoria, bisogna valorizzarne le positivitë. Lo ha detto Giancarlo Abete, presidente della Figc, intervenuto a »24 Mattino« su Radio 24 per parlare di violenza nel calcio dopo le accuse del ct della Nazionale inglese Fabio Capello che ha detto: ‘In Italia il calcio è in mano agli ultras’. »La vera rivoluzione culturale nel calcio è stata il biglietto nominativo – ha aggiunto Abete -. La tessera del tifoso è lo sviluppo naturale. Ci dobbiamo porre semmai il problema se dobbiamo avere il biglietto nominativo. Cosa ne penso? Dico che l’abbiamo soltanto noi tra i grandi Paesi europei, potrebbe anche essere evitato ma non è un vulnus in termini di privacy«. Abete ha poi aggiunto che l’ipotesi di uno slittamento dell’entrata in vigore della tessera del tifoso, prevista dal gennaio 2010, sarà discussa il 30 ottobre dalla Lega calcio: »Il ministro Maroni ha detto che qualora tutte le società di A e di B fossero convergenti chiedendo un rinvio di carattere tecnico, lo avrebbe esaminato. Ne discuteremo il 30 ottobre all’assemblea della Lega«. Quindi una risposta a Capello: »Le frasi di Capello non mi danno nè fastidio nè rabbia«, ha detto il presidente della Figc. 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.