Sono passati tredici giorni dalla sera del 9 ottobre, quando sotto la Lanterna si è riaffacciato l’incubo alluvione. E Genova “superba per uomini e per mura”, come recitava lunedì uno striscione, sta faticosamente cercando di rialzarsi.
Il calcio italiano sta producendo, anello dopo l’altro, una catena della solidarietà. La Lega Serie A ha dato il via aprendo un conto corrente dedicato alle donazioni, dove confluirà il contributo della Lega Nazionale Dilettanti, come è emerso dall’ultima assemblea. I calciatori di Genoa e Sampdoria con i capitani Antonelli e Gastaldello, a nome dei compagni e sotto l’egida dell’Associazione Italiana Calciatori, hanno aperto una sottoscrizione per sensibilizzare tutti i colleghi di Serie A, B e Lega Pro.
Gran seguito sta avendo la vendita delle magliette benefiche “Ancora una volta, non c’è fango che tenga”. Una iniziativa che ha già portato in cassa 225mila euro e che ripartirà domani, 23 ottobre, in numerosi punti di Genova, Rapallo e Chiavari (elenco sulla pagina Facebook Non c’è fango che tenga). Le t-shirt indossate dai giocatori del Grifo (e anche dell’Empoli lunedì nel pre-gara) verranno messe all’asta sulla piattaforma di CharityStars.
Un capitolo a parte va alla solidarietà espressa dalle tifoserie italiane, non solo con striscioni apparsi negli stadi. In tante si sono mosse o si stanno muovendo. Tra le più significative le raccolte dei sostenitori di Atalanta (11mila euro!), Fiorentina e Brescia (100 quintali di pellet!). La tifoseria genoana, che domenica si era recata a distribuire generi di prima necessità nell’entroterra, ha attivato un conto a cui destinare le donazioni.
